risultati elettorali

Zohran Mamdani eletto sindaco di New York: è il primo musulmano | Trump: "Ci sarà un regime comunista, la gente se ne andrà"

Ha ottenuto il 50,39% dei voti contro il 41,59% dell'ex governatore dell'Empire State Andrew Cuomo. I Dem vincono anche in Virginia e New Jersey 

Primo test amaro per Donald Trump a un anno dalla sua vittoria e dalle prossime elezioni di Midterm: i Dem fanno un tris dal sapore storico nelle elezioni chiave dell'election day del 4 novembre, imponendo a New York il giovane astro nascente del partito ed eleggendo le prime due donne governatrici in New Jersey e in Virginia, swing state quest'ultimo strappato ai repubblicani. Il tycoon ammette la sconfitta su Truth ma, citando non meglio precisati sondaggisti, sostiene che "il fatto che Trump non fosse sulla scheda elettorale e lo shutdown sono stati i due motivi per cui i repubblicani hanno perso le elezioni".

Chi è Zohran Mamdani, musulmano e socialista -

 L'America dunque stupisce ancora il mondo eleggendo alla guida della Grande Mela, la più grande metropoli Usa e icona stessa del capitalismo, il 34enne Zohran Mamdani, il primo sindaco musulmano e socialista della città. Nonché il più giovane in oltre un secolo della sua storia e il più 'diverso' con le sue origini sud-asiatiche: mamma indiana e padre dell'Uganda, dove è nato. È sposato con Rama Duwaji. Ha fatto breccia partendo come semisconosciuto deputato statale, sostenuto dall'ala progressista di Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, appoggiato alla fine da Barack Obama (anche se non formalmente) ma non da tutto l'establishment dem.

Il programma del nuovo sindaco e i numeri -

 Ha vinto con un programma per rendere Ny più abbordabile (bus gratis, supermercati comunali, affitti calmierati e più tasse ai ricchi) e con un'energia che non si vedeva da anni, soprattutto tra i giovani. Dopo la chiusura delle urne, dove hanno votato oltre due milioni di elettori (record dal 1969), con il 97,98% delle schede scrutinate Mamdani ha ottenuto il 50,39% dei voti - 1.036.051 preferenze - mentre l'ex governatore dem dell'Empire State Andrew Cuomo si è fermato al 41,59% - 854.995 preferenze - secondo i dati ufficiali del Board of Elections della Città di New York. Il repubblicano Curtis Sliwa è arrivato al 7,11% dei voti (146.137), mentre l'ex sindaco Eric Adams ha preso lo 0,31% (6.382 voti). Sconfitto alle primarie, Cuomo si era riciclato come indipendente con l'endorsement di Donald Trump ed Elon Musk.

"Vedo l'alba di un giorno migliore, rovesciata dinastia politica" -

 "Il sole potrebbe essere tramontato sulla nostra città stasera, ma come disse una volta Eugene Debs, 'vedo l'alba di un giorno migliore per l'umanità'": sono le prime parole di Zohran Mamdani al suo quartier generale a Brooklyn dopo la sua vittoria come sindaco di Ny, invocato dalla folla col suo nome "Zohran", "Zohran". "Il futuro è nelle nostre mani", ha proseguito prima di attaccare Cuomo, ex governatore per tre mandati e figlio di un governatore: "Abbiamo rovesciato una dinastia politica. Auguro a Cuomo solo il meglio nella vita privata. Ma che questa sia l'ultima volta che pronuncio il suo nome mentre voltiamo pagina".

"New York mostra come si può sconfiggere Trump" -

 Nel suo discorso dopo il successo elettorale, Mamdani ha poi affermato che la sua vittoria mostra la strada per "sconfiggere" Trump. "Se qualcuno può mostrare a una nazione tradita da Donald Trump come sconfiggerlo, quella è la città che lo ha fatto nascere", ha detto. "Donald Trump, visto che so che stai guardando, ho quattro parole per te: alza il volume" (turn the volume up)", ha aggiunto.

Per Trump è un "comunista antisemita" -

 La vittoria di Mamdani è quindi una sfida vinta anche contro il tycoon, che lo ha bollato come "comunista antisemita", gli ha aizzato contro la potente comunità ebraica newyorchese e ha minacciato di tagliargli i fondi federali. Anche se ora pensa di usarlo come spauracchio nazionale della deriva comunista dei democratici. 

Trump: "Ci sarà un regime comunista, la gente se ne andrà" -

 "La gente comincerà a lasciare New York, fuggiranno dal regime comunista" di Zohran Mamdani, ha detto ancora Trump, paragonando il nuovo governo della Grande Mela ai regimi di Cuba e Venezuela. "Miami diventerà il rifugio anche per chi scappa da New York", ha aggiunto.

I Dem vincono anche in Virginia -

 Ma il partito dell'Asinello ha mostrato di saper vincere anche con candidati moderati, indicando una seconda via per riconquistare la Casa Bianca nel 2028. Come la 46enne Abigail Spanberger, ex operativa della Cia che in Virginia ha strappato la leadership ai repubblicani diventando la prima donna governatrice dello stato, con un'altra donna come vice: Ghazala Hashmi, senatrice statale di origine indiana, prima persona musulmana e sudasiatica a ricoprire un incarico statale nell'Old Dominion State. In Virginia i dem hanno conquistato anche la carica di attorney general: Jay Jones ha battuto l'uscente Jason Miyares, appoggiato da Trump.

E nel New Jersey -

 Il partito ha fatto la storia inoltre mantenendo la guida del New Jersey con la vittoria della 53enne deputata "Mikie" Sherrill, che diventa la prima governatrice donna del Garden State: sposata, madre di 4 figli, studi d'élite, è una ex procuratrice federale e una ex ufficiale di Marina, una top gun che ha pilotato elicotteri con missioni in Europa e in Medioriente. Ha battuto l'uomo d'affari italo-americano Giacchino Michael "Jack" Ciattarelli, 64 anni, che aveva ricevuto l'endorsement di Trump, col quale si è schierato dopo che nel 2015 lo aveva definito un "ciarlatano".