"Cycling in Sardinia, never again". E' stato con un video pubblicata per i suoi 60mila follower che Irina Krupovich, meglio conosciuta come la "cycling queen" del Sud della Francia, si lamenta del comportamento degli automobilisti sardi ai quali lei e il suo compagno di pedalata, durante una sessione di allenamento in strada, mostrano il dito medio dopo un sorpasso. Racconta di questa "esperienza pre-morte" e di una "cultura del ciclismo inesistente". Parole e immagini che hanno scatenato un'accesa polemica sui social. Così l'influencer del ciclismo è costretta a tornare sull'argomento per chiarire quanto detto giorni prima. "Non critico l'isola, ma...", precisa in un nuovo video.
Il chiarimento dopo il video delle polemiche -
"Ho scatenato un po' di 'inferno' nei commenti al mio ultimo video, quindi chiariamo un po' di cose", esordisce Irina Krupovich tornando a parlare della sua "disavventura" a due ruote in Sardegna. "L'isola - spiega - ha incredibili potenzialità per il ciclismo tutto l'anno. Ma alcune strade e gli automobilisti locali ancora non valorizzano questa opportunità. La mia critica non è contro il popolo o l'Isola, ma contro le condizioni che rendono alcuni percorsi insicuri per i ciclisti".
E aggiunge: "Sì, pedalare su una singola fila è fondamentale. Ma, amici, non è così semplice quando gli automobilisti non rispettano la distanza di 1,5 metri, non rallentano o non sorpassano in sicurezza".
Infine, l'appello diretto a chi si mette al volante: "Meglio perdere 30 secondi che provocare una tragedia. E si può usare gentilmente il clacson per far sapere ai ciclisti che sei idietro: questo li aiuta a farti passare. Si chiama condividere la strada. Grazie per la pazienza e il rispetto".
Ma molti utenti continuano a rimarcare nei commenti sotto i video dell'influencer che il comportamento scorretto in strada era proprio dei ciclisti.