Effetto pre-riforma

Pensioni, Inps: "Nel 2012 aumenta l'età media"Mastrapasqua: "Le riforme hanno funzionato"

Crollo dei nuovi assegni nei primi sei mesi dell'anno con un calo del 46,99%

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Nei primi sei mesi del 2012 l'età media per l'accesso alla pensione nel privato è stata di 61,3 anni, un anno in più rispetto ai 60,4 anni registrati nel 2011. Lo rileva l'Inps. Crollo delle nuove pensioni nei primi sei mesi del 2012: gli assegni liquidati dall'Inps sono stati 84.537 con un calo del 46,99% rispetto allo stesso periodo 2011. Mastrapasqua: le riforme "hanno funzionato" e il sistema previdenziale "è stato messo in sicurezza".

"Questi sono dati dell'economia reale del Paese. E' un segnale per l'Europa e per i mercati", ha aggiunto il presidente dell'istituto previdenziale.

Il dato sull'aumento dell'età media di pensionamento risente soprattutto dell'effetto combinato dello scalino per la pensione di anzianità e dell'introduzione della finestra mobile mentre non tiene ancora conto della riforma Monti-Fornero che dispiegherà i suoi effetti a partire dal 2013. Per chi è uscito dal lavoro grazie alla pensione di anzianità l'età media di pensionamento è passata dai 58,8 del 2011 a 59,8 anni nei primi sei mesi del 2012 mentre per la pensione di vecchiaia si è passati da 62,9 anni a 63,3.

Per quanto riguarda il crollo delle nuove pensioni il dato è l'effetto della finestra mobile e dello scalino scattati nel 2011 mentre la riforma Fornero ha impatto dal 2013. Il dato che non tiene conto delle pensioni Inpdap, dal 2012 incorporato nell'Inps, è il risultato soprattutto dell'introduzione nel 2011 della finestra mobile (12 mesi di attesa per i dipendenti, 18 per gli autonomi una volta raggiunti i requisiti) e dello "scalino" previsto dalla riforma Damiano sempre per il 2011 per la pensione di anzianità con le quote (da 59 a 60 anni l'età minima a fronte di almeno 36 anni di contributi).