Giro di squillo, arrestato "Gianni il bello": l'accusatore di Enzo Tortora torna in carcere
La banda sgominata dai carabinieri era specializzata nello sfruttamento di giovani straniere
I carabinieri hanno sgominato nell'Agrigentino una banda specializzata nello sfruttamento sessuale di giovani straniere. Quattro le persone arrestate. A capo del clan c'è Giovanni Melluso detto "Gianni il bello". Il boss nel 1983 accusò il presentatore televisivo Enzo Tortora di appartenere alla "Nuova Camorra Organizzata" di Raffaele Cutolo. Le accuse si rivelarono infondate. L'operazione è stata denominata, in maniera significativa, "Portobello".
L'inchiesta antiprostituzione è stata avviata ad aprile. Durante questo periodo di tempo, i carabinieri hanno accertato che Melluso, in associazione con altri cinque indagati (tre di loro destinatari di misura cautelare, fra questi vi sarebbe anche la compagna del Melluso) aveva organizzato, in una casa in contrada San Marco, zona costiera di Sciacca, una casa di prostituzione in un "club privato", ufficialmente non riconducibile a lui.
L'organizzazione chiedeva alle giovani straniere, ma anche a trans, un anticipo minimo di 420 euro per una settimana di "affitto" di una stanza. Il gruppo reclutava le prostitute anche tramite annunci su quotidiani o siti internet e, a seguito dell'accordo, invitate a raggiungere Sciacca o Menfi dove l'associazione aveva nella disponibilità altri due appartamenti. I carabinieri hanno appurato che ogni giovane straniera riuscisse ad incassare fino a mille euro al giorno. Il club privè sequestrato è l'Happy night - Disco Pub.