Una vita da principe, ma con un’anima semplice. Emanuele Filiberto di Savoia si è raccontato al "Corriere della Sera" in un’intervista intima e sincera, parlando di famiglia, amore e fragilità. E sì, anche di errori. "Sono sempre stato me stesso" ha detto, ammettendo di aver tradito Clotilde Courau e ricordando i genitori durante una vacanza a New York senza la servitù quando il padre preparava le uova.
"Ho tradito Clotilde" -
Emanuele Filiberto ha parlato della sua vita sentimentale. Dopo il matrimonio con Clotilde Courau, da cui ha avuto due figlie, Vittoria e Luisa, oggi è fidanzato con l'imprenditrice e modella Adriana Abascal. "Ci hanno presentati amici comuni. Una sera l’ho invitata a cena a Parigi ed è scattata subito una scintilla. Stiamo bene insieme. La vita continua" dice. Con Clotilde, però, non è sempre stato facile: "All’inizio non è stato semplice. Ho sbagliato a non parlarle subito di Adriana, e l’ha saputo dalla stampa. Mea culpa. Consiglio a chi legge di non fare il mio errore." E ammette con disarmante sincerità: "I tradimenti succedono. A volte rafforzano, perché ti rendi conto che non è quello che vuoi."
"Il ricordo più bello? A New York, senza servitù" -
Tra i momenti più teneri della sua vita, quello vissuto con i genitori, Vittorio Emanuele e Marina Doria. "Le vacanze a New York, dove avevamo un piccolo appartamento. Non c’era la servitù. Facevamo colazione insieme, e le uova le preparava mio padre. Vedevo mia madre rifare il letto. Eravamo una famiglia normale" dice Emanuele Filiberto.
"Sono un padre poco severo" -
Oggi le priorità di Emanuele Filiberto sono le figlie: "Vittoria sta seguendo le orme di sua madre e fa l’attrice, Luisa studia giurisprudenza. Vorrei che trovassero l’amore e diventassi nonno." Si definisce un padre affettuoso, anche se non sempre rigido: "Proprio stamattina mi sono preso un ca…tone da Clotilde perché non sono abbastanza severo. Ma i padri non lo sono mai, con le figlie femmine ancora meno."
"Mi tiro fuori dai problemi da solo" -
Tra fede, resilienza e ottimismo, Emanuele Filiberto racconta il suo modo di affrontare la vita: "Momenti di fragilità ne ho avuti, ma li tengo per me. A un certo punto mi sono detto: ‘Non te lo puoi permettere. Vai’. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno. E posso ancora bere." Un atteggiamento che dice di aver ereditato dalla madre, Marina Doria, 91 anni, ancora al suo fianco: "È stata una madre buona e una moglie eccezionale. Non voglio pensare di perderla. Mi spaventano la malattia e la sofferenza, non la morte."