l'appello

Bus ribaltato nel Trevigiano, un testimone: "Tre immigrati tra i primi soccorritori, premiamoli"

"È anche grazie a loro se i genitori di quegli studenti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo"

Nel momento più critico del drammatico incidente che ha coinvolto un bus carico di studenti a Oderzo, nel Trevigiano, tre giovani immigrati sono stati tra i primi a prestare soccorso. E ora un testimone chiede che vengano rintracciati e premiati per il loro gesto. In un'intervista al Gazzettino il testimone, Sandro Gressani, bancario di Caorle, ha raccontato che "eravamo in quattro fuori dal bus e abbiamo spaccato il vetro con un sasso, dopodiché abbiamo scongiurato un possibile principio di incendio, in attesa dei soccorsi".

L'intervento determinante -

 Gressani ha spiegato che dopo aver frantumato il finestrino, per evitare che gli studenti si tagliassero con le schegge si è tolto il giubbotto e lo ha posato sul telaio, permettendo così ai ragazzi di uscire in sicurezza. "Insieme a me - ha raccontato l'uomo, riferendosi ai tre - c’erano solo loro": l'uomo racconta che probabilmente "erano centrafricani e posso dire che parlavano perfettamente in italiano". E il loro intervento, secondo il testimone, è stato determinante. Alcuni studenti erano in preda al panico, ma grazie all’aiuto dei tre immigrati e all’autista del bus, che è riuscito ad aprire la botola sul tetto, tutti i ragazzi sono stati evacuati prima dell’arrivo dei soccorsi.

Scongiurato il pericolo d'incendio -

 Dopodiché "eravamo molto preoccupati perché nell'impatto si era spaccato il serbatoio e il carburante fuoriusciva in quantità davvero significativa". A quel punto, visto che c'erano anche alcuni cavi elettrici penzolanti, "abbiamo recuperato un estintore dal furgoncino di alcuni operai e lo abbiamo svuotato sul gasolio". Dopodiché "quando sono arrivati l'elisoccorso, le ambulanze, la polizia e i carabinieri ci siamo persi di vista, e poi anch'io sono andato al lavoro".

La richiesta di riconoscimento pubblico -

 Gressani ha spiegato di essersi fatto avanti ora per raccontare l'accaduto "perché vorrei che quei tre giovani immigrati che erano lì con me venissero rintracciati e premiati perché se lo meritano". Il testimone ha quindi sottolineato che i tre "sono stati bravissimi nell'adoperarsi fin dal primo istante. È anche grazie a loro se i genitori di quegli studenti hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo essere accorsi con il terrore stampato in faccia".

L’incidente -

 L’incidente è avvenuto mercoledì 29 ottobre 2025 a Piavon di Oderzo (Treviso), quando un Suv guidato dall’85enne Germano De Luca ha perso il controllo e si è schiantato contro un bus con circa 50 studenti a bordo. L’anziano era alla guida nonostante la patente non fosse stata rinnovata per motivi sanitari. Il bus si è ribaltato nel fossato, causando contusioni a undici studenti e all’autista.

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