Tre anni di reclusione e duemila euro di multa per l'attore Edoardo Costa. Questa la condanna inflitta dal giudice di Milano, Marina Zelante, al noto attore di fiction accusato di truffa, appropriazione indebita e falso. Per quest'ultimo capo di imputazione l'attore è stato assolto per mancanza di querela. Il giudice ha inoltre disposto un risarcimento per un totale di settemila euro per le tre parti civili che si erano costituite.
Stando alle indagini, Costa avrebbe sottratto parte del denaro (per una somma pari a 205mila euro circa e appropriazione indebita per altri 138mila euro circa) che era stato versato in beneficenza all'associazione senza scopo di lucro a favore dei Paesi poveri da lui fondata, la C.I.A.K. Il pubblico ministero, Bruna Albertini, aveva chiesto 4 anni di carcere, con 1.800 euro di multa.
L'inchiesta, nata nel 2008 in seguito alle denunce andate in onda su "Striscia la Notizia", si riproponeva di verificare se le somme raccolte in occasione di eventi e serate di beneficenza, attraverso la C.I.A.K., presieduta dallo stesso attore, fossero state effettivamente destinate alle attività progettuali pubblicizzate in favore di soggetti bisognosi.
Il difensore dell'attore, l'avvocato Enrico Allegro, aveva chiesto la sua assoluzione e in subordine il rinvio del fascicolo perchè fossero riformulate le accuse al più in termini di natura penale tributaria. "Andremo in appello'', ha annunciato il legale subito dopo la lettura del dispositivo.