Potrebbe arrivare dalla Molmed, un'azienda di biotech italiana, la cura contro il tumore da amianto. In corso, infatti, la sperimentazione di un farmaco antitumorale per la cura del mesotelioma pleurico quando è in recidiva.
Quasi tutti i casi collegati a questa neoplasia sono correlati all'esposizione alle fibre disperse nell'aria dell'amianto, con una latenza temporale particolarmente elevata che va dai 15 ai 45 anni e un decorso di circa 2 anni. I test effettuati con il nuovo principio attivo sono stati presentati durante il 48esimo convegno annuale della American Society of Clinical Oncology (Asco).
Gli studi, condotti in ambito internazionale, coinvolgono decine di strutture tra Usa, Europa ed Egitto e Russia.
Il farmaco è a base di NGR-hTNF, questa molecola colpisce il tumore in modo selettivo, ossia è in grado di riconoscere le strutture tumorali e di effettuarne un contenimento senza attaccare le cellule sane. Si tratta di un farmaco testato nella seconda linea di trattamento, ossia nei pazienti in cui il tumore si ripresenta dopo il trattamento chemioterapico.
Gli studi sono ancora in corso Claudio Bordignon, presidente e amministratore delegato di MolMed spiega: “ Stiamo cercando di ricavare informazioni sulla possibile posologia, al momento è risultato che la somministrazione settimanale del farmaco, in abbinamento alla terapia chemioterapica, garantisce una sopravvivenza di 4-5 volte in più rispetto alla somministrazione del principio attivo tre volte al mese”.
Lo studio in Fase III è l’unico al mondo per il trattamento del mesotelioma recidivante. Questa fase di studio è volta a valutare la durata della sopravvivenza in 390 pazienti trattati con NGR-hTNF o placebo. Finora, lo studio ha arruolato più di duecento pazienti.
Se questa fase di sperimentazione consentirà di confermare i risultati positivi, il farmaco potrebbe essere sul mercato tra quattro anni e potrebbe diventare il primo farmaco per trattare i tumori dovuti all'esposizione all'amianto. Occorre ricordare, però, che non tutti i farmaci sperimentati arrivano al commercio in quanto le fasi della sperimentazione clinica sono utili proprio a garantirne sicurezza ed efficacia, oltre a un vantaggio rispetto alle terapie già esistenti.