Per la prima volta la polizia giudiziaria italiana è entrata in Vaticano per una perquisizione. Sfiorato l'incidente diplomatico, quando la finanza ha passato al setaccio la contabilità dell'Istituto dermatologico dell'Immacolata e dell'ospedale San Carlo, che fanno capo alla congregazione dei "Figli dell'Immacolata Concezione", nell'ambito di un'inchiesta su un buco da oltre 800 milioni di euro.
Gli uomini delle Fiamme gialle, coordinati dal pm Michele Nardi, hanno atteso ore prima che le autorità dello Stato pontificio dessero il loro via libera, dopo aver chieso più volte il rigoroso rispetto delle procedure previste dal trattato del '29 tra Stato e Chiesa. Gli accertamenti della finanza rientrano nelle indagini sullo scandalo che ha investito le due strutture ospedaliere.
La vicenda ha coinvolto finora 4 persone, tra cui padre Franco Decaminada, per anni padre padrone dell'istituto, poi costretto a dimettersi proprio a causa dell'allegra gestione finanziaria. È accusato di associazione a delinquere, finalizzata all'appropiazione indebita e a una serie di reati fiscali. Perquisita anche la sede del responsabile provinciale della congregazione, padre Paritanti.