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Bottigliette addio con le case dell'acqua

L'Italia detiene il record europeo nell'uso di bottiglie di plastica, con danni ambientali

Tgcom24

Nell'anno precedente, secondo i dati diffusi dalla Beverage Marketing Corporation, gli italiani hanno consumato sei miliardi di bottiglie di plastica. Un record europeo e una medaglia di bronzo nel mondo dove a tenerci testa ci sono solo Arabia Saudita e Messico.

L'impatto ambientale dell'utilizzo di una tale quantità di bottigliette è notevole considerando che il Pet (polietilene tereftalato) genera una grande quantità di inquinamento sia in fase di produzione che di smaltimento.
Per produrre un chilo di Pet, ossia la quantità necessaria per realizzare 25 bottiglie da un litro e mezzo, si consumano 2 chili di petrolio e ben diciassette litri e mezzo d'acqua. Un paradosso questo spreco idrico visto che le bottigliette nascono proprio per contenere l'acqua.
Le emissioni di anidride carbonica dovute alle apparentemente innocue bottigliette si aggirano intorno alle 900 mila tonnellate cui vanno aggiunte le emissioni generate per il trasporto tramite Tir.

Le casette dell'acqua Un'iniziativa per arginare il problema arriva dalle casette dell'acqua, si tratta di sorgenti cittadine che erogano acqua oligominerale refrigerata a cinque centesimi al litro. Sono piccoli edifici spesso realizzati su fontanelle già esistenti personalizzati in base alle richieste delle amministrazioni comunali. L'ultima è stata inaugurata oggi a Pietra Ligure dalla GestOpark. Roberto Ferrari, amministratore delegato dell'azienda, ha detto: “ Già 250 comuni in Italia hanno sposato questo progetto facendo risparmiare, tra l'altro, trecento euro l'anno alle famiglie”.

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