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La Bce taglia i tassi di un quarto di punto Il costo del denaro scende allo 0,75%

Cambiano anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi. "Servirà - spiega Draghi - a ridurre la pressione sull'inflazione"

Afp

La Banca centrale europea taglia dello 0,25% i tassi di interesse, portandoli a quota 0,75%. Il costo del denaro era fermo all'1% dall'8 dicembre. Cambiano anche i tassi sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi, rispettivamente scesi all'1,50% dall'1,75% e dallo 0,25% a zero. Dopo l'annuncio Piazza Affari si riprende leggermente, per poi tornare subito in negativo.

L'impatto sull'interbancario del taglio dei tassi dovrebbe essere limitato, secondo quanto indicato dagli analisti, che parlano di un gesto quasi simbolico dell'Eurotower che si schiera così apertamente a favore della crescita economica. L'azzeramento del tasso sui depositi overnight presso la Bce era una mossa che gli esperti ipotizzavano da tempo e dovrebbe servire a disincentivare le banche dal parcheggiare liquidità presso la Bce.

I volumi depositati dagli istituti di credito dell'Eurozona sono da tempo elevati e, dopo i record storici toccati subito dopo l'asta a tre anni varata dalla Bce in febbraio, sono saliti martedì a un nuovo massimo da due mesi circa di 806,5 miliardi in concomitanza con lo scadere del periodo di mantenimento delle riserve. Numeri che confermano la scarsa propensione delle banche dell'Eurozona a prestare soldi alle controparti per la crisi di fiducia che sta attraversando l'area dell'euro.

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