
Due persone sono state fermate in un'operazione di polizia scattata sabato sera nell'ambito delle indagini per il furto di una settimana fa al Museo del Louvre, a Parigi. Secondo quanto riportato da Le Parisien, farebbero parte della banda di 4 persone che ha rubato i gioielli dalla galleria di Apollo, utilizzando un montacarichi. Si tratterebbe di due uomini originari della regione della Senna-Saint-Denis. Nell'arresto determinante l'analisi del Dna.
Il tentativo di fuga in Algeria e Mali -
L'operazione è scattata all'improvviso, dopo che gli inquirenti, che sorvegliavano da giorni i due individui, si sono resi conto che si stavano preparando per scappare all'estero. Uno è stato fermato intorno alle 22 di sabato all'aeroporto di Roissy-Charles-de-Gaulle mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto in Algeria, mentre il secondo stava per fuggire in Mali. Si tratta di due pregiudicati, di circa 30 anni, noti alla polizia per furti. Si tratterebbe di ladri esperti, il loro profilo è quello di esecutori di colpi su commissione. I due arrestati sono stati trasferiti nei locali della brigata anticrimine, il fermo potrà durare fino a 96 ore. In un post su X, il nuovo ministro dell'Interno, Laurent Nunez, ha espresso le sue "più sentite congratulazioni agli investigatori che hanno lavorato instancabilmente" per l'arresto dei due ladri.
L'analisi del Dna -
Le riprese delle telecamere di sorveglianza, le telefonate e l'analisi del Dna sono stati elementi determinanti per l'arresto dei due uomini, ha detto una fonte della polizia a Le Figaro. Dopo la rapina, sono stati prelevati sulla scena del crimine "quasi 150 campioni di Dna, campioni papillari e altre tracce", ha detto il procuratore di Parigi Laure Beccuau. Durante la fuga, i quattro hanno lasciato cadere una corona dell'imperatrice Eugenia, successivamente recuperata dagli investigatori. Un gioiello incastonato con 1.354 diamanti, 113 rose e 56 smeraldi. Contemporaneamente era stata sequestrata l'attrezzatura utilizzata dal commando: due smerigliatrici angolari, una fiamma ossidrica, benzina, guanti, un walkie-talkie, un gilet giallo, una coperta e la corona.
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© Ansa|La corona dell'imperatrice Eugenia, rubata nel museo di Parigi, è stata ritrovata poco distante: è danneggiata
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© Ansa|La corona dell'imperatrice Eugenia, rubata nel museo di Parigi, è stata ritrovata poco distante: è danneggiata
Si valuterebbe anche la complicità di un membro della squadra di sicurezza -
Si sta cercando di determinare il ruolo dell'uomo arrestato all'aeroporto nel colpo, in particolare se fosse uno dei quattro che hanno direttamente portato a termine il furto di gioielli per 88 milioni di euro. Fra le varie piste seguite dagli inquirenti, anche quella di una possibile complicità di un membro della squadra di sicurezza del museo con la banda che ha effettuato il colpo. L'ipotesi è stata avanzata dal quotidiano inglese The Telegraph, che ha citato "fonti vicine all'inchiesta".