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Spending review, Cgil: "Basta tagli sanità e statali"

La Camusso contro il governo: "Inaccettabili quegli interventi. Non c'è segno di equità"

LaPresse

La Cgil giudica "inaccettabili" i nuovi interventi sul pubblico impiego e sulla sanità, come ipotizzato dalla spending review. E' il segretario Susanna Camusso a dirlo, sottolineando che "tagli lineari alla sanità sarebbero insopportabili. Già ora non ce la si fa a garantire le prestazioni essenziali". Stop anche sul lavoro pubblico, per il quale "già molte manovre sono intervenute".

Le ipotesi di tagli previste nell'ambito del decreto sulla spesa non piacciono dunque alla leader della Cgil, che non risparmia critiche al decreto.

"E' inaccettabile - ha osservato Camusso senza giri di parole, a margine della presentazione di un libro - intervenire ancora sul lavoro pubblico. Non c'è nessun segno di equità in questo". La numero uno della Camera del lavoro ha ricordato che domani ci sarà la mobilitazione generale del pubblico impiego "sia per ottenere l'incontro" con il governo "sia per dare un esplicito segnale che non si può fare la spending review tagliando sull'occupazione e sulle condizioni del lavoro pubblico".

"E' la solita storia"

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