Condannato a 22 anni in appello

Contagiò con l'Hiv 32 partner, la Cassazione: "Alzare la pena"

Valentino Talluto, sieropositivo dal 2006, ha avuto rapporti non protetti con oltre 200 persone e in Appello la condanna gli è stata scontata di due anni. Lo aspetta ora un Appello-bis

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E' stata confermata dalla Cassazione la condanna a 22 anni di reclusione per Valentino Talluto, il 35enne accusato di aver contagiato, a Roma, 32 partner tacendo la sua sieropositività. Ci sarà però un Appello-bis per rideterminare la pena al rialzo in relazione ad altri quattro casi di contagio. Respinto il ricorso della procura di Roma nella parte in cui chiedeva la condanna per epidemia dolosa. 

Il procuratore generale della Cassazione, Pasquale Fimiani, aveva chiesto infatti un nuovo processo per l' "untore". dopo la riduzione della pena da 24 a 22 anni in Appello, con uno "sconto" di due anni rispetto al primo grado; il Pg riteneva infatti che la pena andasse aumentata.

Mai segni di pentimento - L'opinione del Pg è che la condanna vada ricalcolata al rialzo in vista dell'accusa legata alle "lesioni gravissime" procurate dall'imputato, che non ha mai dato segni di pentimento, L'uomo contagiò 32 persone ma ebbe 200 rapporti non protetti in nove anni. Sieropositivo, Talluto sapeva perfettamente della sua malattia dal 2006 e da allora era conscio delle cautele che avrebbe dovuto adottare nei rapporti con altre persone. La riduzione della condanna 22 anni era stata sancita a dicembre 2018. Tra le 32 partner contagiate, 25 si sono costituite parti civili contro il 35enne.