Una suora è stata trovata morta nella sala da pranzo del convento di Nkabune, in Kenya, con lividi e tracce di sangue su tutto il corpo. Si tratta di suor Anselmina Karimi, che dirigeva da vent'anni un orfanotrofio sostenuto da associazioni bresciane come Via Etica Ets e Il volo di Pietro. Le autorità indagano per omicidio e hanno fermato la consorella della vittima Caroline Kanjiru, anche lei appartenente alle Suore dell'Annunciazione di Nazareth. Dalle testimonianze raccolte emerge che tra le due c'erano tensioni e dissapori da anni.
La vittima presentava lividi su mani e gambe e sangue che le colava dalla bocca e dalle orecchie, ha fatto sapere la polizia kenyota. Tutti gli indizi suggeriscono una colluttazione tra le due religiose prima della morte di suor Anselmina.
La consorella di Suor Anselmina: "Era malata, la stavo portando in ospedale" -
Suor Kanjiru è stata fermata per impedirne la fuga e proseguire le indagini in attesa dell'autopsia sul corpo di suor Anselmina. L'accusata ha dichiarato la consorella morta "era malata da tempo" e che sarebbe deceduta "mentre la stavo portando in ospedale". Una versione alla quale però le autorità non credono.
I dissapori tra le due suore -
Come appurato dalle autorità, tra le due suore sarebbero nate e maturate tensioni per quanto riguarda la gestione e la guida futura dell'orfanotrofio Meru Children's Home.
Il dolore delle associazioni bresciane -
La notizia della morte di suor Anselmina ha sconvolto decine di volontari provenienti dalla provincia di Brescia e attivi nelle associazioni che sostengono l'orfanotrofio in Kenya. "Sister Anselmina è stata una presenza costante e preziosa per tanti bambini e bambine", hanno scritto i volontari su Facebook. "La ricordiamo con riconoscenza e affetto, grati per il cammino fatto insieme. Speriamo che la situazione si risolva il prima possibile, soprattutto per la gestione dei bambini. Naturalmente, continueremo a sostenerli e star loro vicini con ogni mezzo".