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Luigi Di Maio intona "Napule è" da Maurizio Costanzo ma il risultato non convince...

Siparietto da dimenticare per il leader pentastellato che si lancia in un'interpretazione del capolavoro di Pino Daniele, nella prima puntata del nuovo ciclo del Costanzo Show, su Canale 5

Alla fine si è arreso, quasi scusandosi, specialmente con i napoletani presenti in sala. "C'ho provato" - ha ammesso sconsolato dopo aver storpiato il capolavoro di Pino Daniele "Napule è", su richiesta di Maurizio Costanzo. Lo show del ministro degli Esteri in versione cantante, è andato in onda sul palcoscenico del nuovo ciclo di puntate per Canale 5. Di Maio, forse temendo la debacle come cantante, prima di impugnare il microfono si era "preoccupato" di eventuali presenze partenopee tra gli spettatori. 

L'invito a cantare, da parte di Maurizio Costanzo era arrivato per una questione di " par condicio". "Qui l'ultima volta Salvini ha cantato Vasco Rossi" ha incalzato il giornalista. Di Maio allora ha provato a raccogliere suggerimenti tra gli ospiti e Lello Arena, forse incautamente e da napoletano, ha pensato a Pino Daniele. Il ministro ha raccolto la sfida puntando su Napule è ma già dalle prime note e dalle incertezze anche sul testo si è capita la malaparata...

Il tempo di cimentarsi nella prima strofa, poi la resa... certificata da Giobbe Covatta che, in napoletano, chiosa: " Però a cantà nun si' nu' granché". Alla fine del siparietto ci ha pensato Costanzo a incoraggiare l'ex vicepremier. "Bravo, bravo - ha spiegato il padrone di casa - e grazie per averci provato". Ma anche questa volta, la sfida con l'altro ex vicepremier, il Salvini cantante, sembra perduta.   

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