Ha scelto la vita andando incontro alla morte. Perchè la voglia di dare alla luce un figlio sano era più forte di ogni cosa. La storia di Chiara Corbella, 28enne di Roma, è quella di una madre eroina. Che dopo aver visto morire tra le braccia due figli appena nati decide di sacrificare la propria vita per il terzo bambino in arrivo, Francesco.
Le viene diagnosticato un tumore che preferisce non curare perchè le medicine iniettate nel suo corpo avrebbero potuto uccidere il figlio in arrivo. Oggi il piccolo ha da poco compiuto un anno e nella chiesa di Santa Francesca Romana nella capitale assisterà nel passeggino al funerale della madre.
Chiara aveva conosciuto il marito Enrico in un viaggio a Medjugorje. Il matrimonio nel 2008 poi l'attesa della prima figlia, Maria. Le prime ecografie mostrano una malformazione del feto: anencefalia. L'encefalo della bambina non si è fromato completamente, se nasce vivrà poco. Chiara non vuole abortire e mette alla luce la piccola. Mezz'ora. Questa la durata della sua vita, giusto il tempo di battezzarla. Presto Chiara è di nuovo incinta. In pancia Davide che però non può scalciare perchè gli mancano le gambe. Nasce e anche lui vivrà poche ore.
Chiara ed Enrico non si arrendono. Ed ecco il terzo feto nella pancia di Chiara, quello di Francesco. Lui è sano ma ad avere problemi questa volta è Chiara a cui viene diagnosticato al quinto mese di gravidanza un carcinoma alla lingua. Di fronte ha due strade: curarsi e lasciare che Francecso muoia oppure morire per il figlio. La sua scelta non sorprende parenti e amici con i quali aveva organizzato un ultimo viaggio proprio a Medjugorje. I parenti hanno raccontato al quotidiano Avvenire che negli ultimi giorni Chiara non pensava alla morte ma si chiedeva solo una cosa: "Come sarà il Paradiso?".