Un dipendente di 19 anni è stato ucciso dal datore di lavoro. Subito sono iniziate le proteste in Cina. Il governo li reprime ma un video con le immagini dello sciopero è riuscito a circolare sulla rete.
Vicende di questo tipo non sono casi eccezionali, ma è raro che la notizia oltrepassi i confini del Paese. Questa volta, però, gli attivisti sono riusciti a diffondere addirittura un video dello sciopero.
Da quanto si legge nel blog Lissnup, un "lavoratore immigrato", Hunan Zhijiang Ji Yang Wenzhou, il 12 maggio ha avuto una discussione con il suo datore di lavoro. Dalle parole si è passati alla violenza e il ragazzo è stato colpito con una sbarra di ferro dal suo capo. È morto poco dopo a causa delle ferite riportate.
"La mattina del 28 maggio - scrive il blog - centinaia di famiglie e di colleghi si sono dirette al municipio di Xinjiang per chiedere al governo di intervenire". Come spesso succede sembra che le autorità si siano schierate con la fabbrica e questo ha scatenato forti reazioni da parte degli scioperanti.
Il municipio è stato preso d'assedio con lanci di pietre, mattoni e bottiglie. Le automobili sono state distrutte e rivoltate. Il video mostra la polizia che ha violentemente represso ogni tentativo di manifestazione.