Atto solenne

Sette nuovi santi proclamati dal Papa: tra loro Bartolo Longo e il primo della Papua Nuova Guinea

La cerimonia a San Pietro ha visto l'iscrizione di sette nuovi santi nell’albo della Chiesa. Oltre a tre italiani, anche i primi santi di Venezuela e Papua Nuova Guinea

Papa Leone XIV ha proclamato sette nuovi santi nel corso di una solenne celebrazione a Piazza San Pietro. Tra loro figurano Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Madonna di Pompei, e Peter To Rot, primo santo della Papua Nuova Guinea. Una cerimonia che ha sottolineato la dimensione universale della Chiesa, unendo figure di fede da Europa, America Latina, Oceania e Medio Oriente. La lettura della formula canonica è avvenuta alle 10:59 del 19 ottobre 2025, seguita dalla venerazione delle reliquie dei nuovi santi da parte del Pontefice. L’evento ha richiamato decine di migliaia di fedeli e delegazioni ufficiali dai Paesi di origine dei canonizzati.

Chi sono i nuovi santi proclamati dal Papa -

 Sette figure molto diverse per vocazione, provenienza e testimonianza cristiana sono entrate oggi ufficialmente nel novero dei santi della Chiesa cattolica. Si tratta di:

  • Bartolo Longo – laico italiano, promotore del culto del Rosario e fondatore del celebre Santuario di Pompei;
  • Maria Troncatti – suora italiana delle Figlie di Maria Ausiliatrice, missionaria in Ecuador;
  • Vincenza Maria Poloni – religiosa veronese, fondatrice dell’Istituto delle Suore della Misericordia;
  • Ignazio Choukrallah Maloyan – arcivescovo armeno-cattolico, martire durante il genocidio del 1915;
  • Peter To Rot – catechista e laico della Papua Nuova Guinea, ucciso nel 1945 dai giapponesi per aver difeso la fede cattolica;
  • José Gregorio Hernández Cisneros – medico venezuelano, noto per il suo impegno verso i poveri e considerato un simbolo nazionale;
  • Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez – religiosa venezuelana, fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù.

La formula letta dal Papa ha avuto un tono solenne e istituzionale: "Li iscriviamo nell’albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati".

Bartolo Longo, dal passato oscuro alla santità -

 Tra i nuovi santi spicca la figura di Bartolo Longo (1841–1926), unico laico del gruppo e unico italiano maschio canonizzato nella cerimonia. Nato a Latiano, in Puglia, e laureato in giurisprudenza a Napoli, visse un periodo giovanile controverso, legato a ideologie anticlericali e all’occultismo. Dopo una profonda conversione spirituale, si consacrò alla diffusione della preghiera del Rosario e alla promozione della devozione mariana. Nel 1876 fondò il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, divenuto centro mondiale di pellegrinaggi. Dedicò inoltre la sua vita all’assistenza degli orfani e alla promozione della giustizia sociale, fondando le Suore Domenicane del Rosario. Il suo cammino verso la canonizzazione ha avuto un iter particolare: la Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto una forte e duratura venerazione popolare, derogando all’usuale richiesta del secondo miracolo.

I primi santi di Venezuela e Papua Nuova Guinea -

 La cerimonia del 19 ottobre è entrata nella storia anche per aver introdotto i primi santi di due Paesi: la Papua Nuova Guinea e il Venezuela. Peter To Rot, laico e catechista, fu arrestato e ucciso nel 1945 per aver celebrato matrimoni cristiani in un contesto di repressione religiosa da parte dell’occupazione giapponese. È considerato un martire della fede e della famiglia. Dal Venezuela arrivano invece le figure di José Gregorio Hernández e di Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez. Il primo, medico e accademico, è venerato per la sua generosità verso i malati più poveri. La seconda, religiosa, è nota per la fondazione di una congregazione dedita all’educazione e alla cura degli ultimi.

Il significato simbolico della canonizzazione del 19 ottobre -

 La scelta del 19 ottobre non è casuale: coincide con la celebrazione della Giornata Mondiale delle Missioni, istituita da Papa Pio XI nel 1926 e nota come "Domenica missionaria". La presenza di santi provenienti da quattro continenti ha rafforzato il messaggio di una Chiesa cattolica davvero universale e missionaria. La celebrazione ha incluso letture e preghiere in più lingue, rappresentando un segno tangibile di unità nella diversità. Alla Messa hanno partecipato migliaia di fedeli, vescovi e religiosi, con delegazioni ufficiali dai Paesi d’origine dei nuovi santi.

Le parole del Papa: "Devotamente onorati in tutta la Chiesa" -

 Nel momento centrale della celebrazione, Papa Leone XIV ha letto la formula ufficiale della canonizzazione con voce solenne: "Li iscriviamo nell’albo dei santi, stabilendo che in tutta la Chiesa essi siano devotamente onorati". Al termine della Messa, il Pontefice ha venerato personalmente le reliquie dei nuovi santi, deposte ai piedi dell’altare papale. In Piazza San Pietro, le bandiere dei sette Paesi rappresentati sventolavano accanto a quelle vaticane, in un clima di festa e raccoglimento.