"E' stata confermata l'ipotesi dell'accusa". Il procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo, è soddisfatta per la decisione della Cassazione nei confronti di Anna Maria Franzoni. Per il sindaco di Cogne, Osvaldo Ruffier, "si allungano i tempi della verità", mentre per il parroco di Monteacuto la sentenza è ambigua. Tranquillo l'avvocato della mamma di Sammy, Carlo Taormina: "I giudici sono convinti dell'innocenza della Franzoni".
Per quanto riguarda i Franzoni, hanno trascorso le ore prima della sentenza a Monteacuto Vallese, il paesino dell'Appennino tosco-emiliano dove la famiglia vive e dove la neomamma si è rifugiata già prima della nascita del piccolo Gioele. Il terzo figlio dei Lorenzi è venuto alla luce domenica nella clinica privata Villa Regina di Bologna.
"Cassazione convinta dell'innocenza della Franzoni"
"Nessun giudice di questo Paese avrebbe ceduto alla misura della custodia cautelare se solo avesse avuto dubbi sulla colpevolezza di Annamaria Franzoni". Questa la chiave di lettura alla sentenza del legale della Franzoni, Carlo Taormina. "In un certo senso si tratta di una vittoria -afferma Taormina- In questo modo, infatti, i giudici ci lasciano la mano libera per individuare il vero responsabile dell'omicidio di Samuele. Con questa decisione i giudici si sono limitati a fare un controllo delle motivazioni dimostrando di avere accolto le perplessità del procuratore generale che pur chiedendo il rigetto aveva sottolineato come troppe fossero le equivocità degli indizi contro la Franzoni".
Il procuratore capo di Aosta, Maria Del Savio Bonaudo, e il sostituto Stefania Cugge, titolare dell'inchiesta sul delitto di Cogne, hanno atteso la decisione della Cassazione chiusi nel loro ufficio.
Cugge: Confermata lipotesi dellaccusa
"E' stata confermata l'ipotesi accusatoria della procura e questo dimostra che era valida. Il mio giudizio sulla sentenza è positivo, perché l'organo supremo della Giustizia ha confermato la nostra posizione riguardo ai gravi indizi". Queste le parole del sostituto procuratore Stefania Cugge. Il pm Bonaudo si è detta soddisfatta: "E' significativo che sia rimasto in piedi l'impianto accusatorio", ha dichiarato subito dopo aver appreso il dispositivo con il quale la Corte di Cassazione lascia per ora libera Anna Maria Franzoni.
"Si allungano i tempi della verità"
"Sulla sentenza c'è poco da dire. Noi a Cogne non abbiamo mai chiesto il carcere per Annamaria Franzoni, ma solo di conoscere la verità. In questo modo i tempi si allungano ancora ed io temo che la morte di Samuele resti un delitto insoluto". E' il commento a caldo del sindaco di Cogne, Osvaldo Ruffier, al verdetto della Cassazione. "Se i giudici hanno ritenuto che la signora non sia pericolosa - ha aggiunto il sindaco - evidentemente avevano le loro ragioni. Tuttavia a luglio la Cassazione si era già pronunciata una prima volta in modo diverso. Adesso hanno modificato ancora le loro ragioni, si vede, ripeto, che lei l'hanno ritenuta non così pericolosa da farla ritornare in carcere".
"Decisione un po' ambigua"
Per don Carlo Roda, l' ultranovantenne parroco di Monteacuto Vallese, la decisione dei giudici di Cassazione su Anna Maria Franzoni "sembra un po' ambigua". "Mi aspettavo una decisione del tutto favorevole alla mamma di Samuele", ha detto.