Football Manager 2020, quando la cultura calcistica fa la differenza
Abbiamo messo le mani sul nuovo capitolo della celebre saga manageriale calcistica firmata da Sports Interactive
Gli amanti delle simulazioni manageriali calcistiche hanno un appuntamento improrogabile ogni novembre, quando esce Football Manager. Quest'anno l'opera summa di Sports Interactive arriverà con qualche settimana di ritardo (il 19 novembre). Tgcom24 e Mastergame hanno provato in anteprima il nuovo Football Manager 2020 a un evento tenutosi a Milano nella sede del distributore italiano.
Il “botta risposta” in casa Milan tra Ivan Gazidis (amministratore delegato) e Paolo Maldini (direttore tecnico) sta tenendo banco tra i media e i tifosi. Il tema delle discussioni societarie è stato ripreso anche in Football Manager 2020 e il confronto (costruttivo) tra dirigenza e allenatore/manager sarà la chiave per sviluppare la propria squadra.
Nella nuova simulazione calcistica di Sports Interactive, infatti, il giocatore non dovrà limitarsi a portare a termine gli obiettivi prefissati dalla dirigenza in termini di prestazioni calcistiche o in ambito finanziario, dovrà farlo rispettando la cultura del club e la filosofia di gioco. Allenare il Barca, per esempio, significherà puntare forte sulla sua cantera, praticare un bel gioco (meglio se tiki-taka) e contrastare la potenza del Real Madrid.
Indipendentemente dalla vittorie ottenute o dal rispetto del fair play finanziario, il confronto a fine anno tra il board societario e l'allenatore/manager verterà anche su questi argomenti. Le discussioni non saranno fine a sé stesse: il giocatore potrà fare delle controproposte e sarà libero di accettare le proposte della dirigenza oppure sarà libero di andarsene. L'idea di Sports Interactive è assolutamente intrigante e cambierà sicuramente le abitudini dei veterani di Football Manager.
Il calcio giovanile avrà un notevole impatto nelle dinamiche di gioco di FM 2020. Non solo nella fase di scouting (sarà più facile scovare i famosi “wonderkids”), anche nella gestione delle loro carriera. Il giocatore potrà definirne il percorso pianificandone le tappe di crescita. Per fare ciò è stato potenziato il centro di sviluppo che beneficia di una new entry nello staff, lo specialista nei calciatori in prestito.
Per potenziare l'organigramma societario è stata introdotta una nuova figura, quella del direttore tecnico, fondamentale per coordinare i rapporti tra società e allenatore. Quindi, la collaborazione tra staff tecnico e dirigenza si farà sempre più fitta in Football Manager 2020, e l'aiuto degli assistenti virtuali sarà fondamentale (soprattutto i loro consigli sull'undici da schierare) per tenere sott'occhio tutti gli aspetti di una simulazione esaustiva e dispersiva come quella di Sports Interactive.
Per quanto riguarda il calciomercato, il fiore all'occhiello della serie, non ci sono novità sostanziose, così come per i moduli di gioco. Sports Interactive ha lavorato di fino per rendere la fase di contrattazione ancora più credibile, per replicare alla perfezioni i trend e le dinamiche dell'attuale mercato calcistico. Nella rappresentazione 3D della partita le novità non mancano. Sono stati risistemati i modelli dei giocatori e degli arbitri, migliorate le animazioni dei portieri e, in generale, l'illuminazione sul manto erboso e le condizioni climatiche da affrontare. Il risultato complessivo è positivo ma siamo ancora lontani anni luce da rappresentazioni in stile FIFA/PES.
Le novità proposte da Sports Interactive non appaiono a prima vista rivoluzionarie ma sono potenzialmente interessanti. La gestione dei rapporti con i vertici societari, lo sviluppo dei giovani e il potenziamento dello staff tecnico promettono di cambiare le abitudini dei fan della serie e di creare un legame ancor più viscerale con il proprio club. Per scoprire chi vincerà la prossima Champions League bisognerà attendere ancora qualche settimana. Football Manager 2020, infatti, arriverà sugli scaffali dei negozi il prossimo 19 novembre in versione PC.
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