La prima immagine di un aquilone che con leggerezza si muove nell'aria non si dimentica. E' un'istantanea dell'infanzia che tutti ci portiamo dentro con affetto, e sfidiamo chiunque a dire il contrario. Un'immagine bella e delicata che, nella sua semplicità e nella sua immediatezza, riassume come poche l'idea del movimento generato da un'energia naturale come quella del vento.
Magari è proprio da ricordi come questi che bisognerebbe partire per affrontare ogni discussione, per sedersi attorno a ogni tavolo, per prendere qualsiasi decisione legata al futuro energetico del nostro pianeta. Un futuro che, di fatto, è diventato presente. Non si tratta più di stilare programmi a lunga scadenza quando il nostro quotidiano è scosso dalla crisi economica e dalla recessione. E' ora di prendere decisioni, subito.
Il nostro aquilone, dunque, ci porta a ragionare su una delle forme di energia più pulite e a buon mercato che abbiamo a disposizione, quella eolica. E immediato riemerge un altro ricordo che ci viene dall'infanzia, quello dei mulini a vento, perché le pale eoliche, gli impianti che generano energia, proprio a quelle di un mulino si ispirano.