Muratore o agricoltore?

Renzo Bossi lascia la politica: "Ora voglio andare a zappare la terra"

Il Trota si difende dalle accuse lanciategli dall'ex autista: "Contro di me solo bugie: ho sempre pagato i conti di tasca mia".

© LaPresse

A un mese dallo scandalo dei fondi della Lega Nord e dalle sue dimissioni dalla carica di consigliere regionale, Renzo Bossi pensa al suo futuro. "Voglio continuare a studiare, trovarmi un lavoro e costruire il mio futuro - racconta il Trota dalle pagine di Vanity Fair -. Quale? Muratore o agricoltore, per stare un po' all'aria aperta. Due anni vissuti con la cravatta sono troppi".

"Contro di me tante bugie"
"Bugie" così il Trota risponde alle affermazioni di Alessandro Marmello, il suo ex autista che lo ha accusato di aver ripetutamente usato, per saldare conti personali, i soldi del partito. "Bugie. I filmati sono stati girati a bordo di una Audi A6 di proprietà della Lega: se Marmello si era dimenticato il portafoglio, capitava che io anticipassi i soldi per la benzina - spiega Bossi jr-. Quegli scontrini, quei soldi, sono per spese che io avevo anticipato di tasca mia e che lui mi restituiva". Quanto ai conti dal dentista, pagati dal partito, spiega che "il dentista l'ho sempre pagato: lo dimostrano i movimenti bancari del mio conto corrente personale, che ho portato in Procura".

"Sempre pagato di tasca mia"
"I giornali hanno scritto troppe falsità, a partire dall'auto Bmw che avrei comprato con i soldi della Lega: ho dimostrato che sto pagando le rate del leasing dal mio conto personale. Stesso discorso per la Smart usata: a parte che non l'ho ancora pagata, perché la fattura mi è arrivata a fine marzo".

Infine le lezioni della Cepu per prendere il diploma, l'università inglese e le trasferte a Londra, il tutto a carico della Lega. "Falsità - insiste - ho sempre pagato di tasca mia, anche perché, con 10 mila euro netti di stipendio da consigliere regionale, non avevo certo bisogno di chiedere soldi al partito".