E' stata liberata la "Enrico Ievoli", la nave con a bordo sei italiani sequestrata al largo delle coste dell'Oman il 27 dicembre 2011. La conferma ufficiale viene direttamente dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi, che ora si trova a Giacarta. "I familiari sono stati già avvertiti", ha dichiarato il ministro. "Stiamo molto bene, è tutto sotto controllo". Sono invece le prime parole del comandante della Ievoli, Agostino Musumeci.
Terzi, che da Giacarta ha seguito l'ultima fase della liberazione, ha espresso "grande soddisfazione per un esito positivo perseguito con tenacia, determinazione, e altissima professionalità da tutti i soggetti istituzionali coinvolti, ai quali va la mia più sentita riconoscenza". In queste settimane la Farnesina, attraverso l'Unità di Crisi, si è mantenuta in costante contatto con i familiari dei sei connazionali.
La vicenda della Enrico Ievoli, ha sottolineato Terzi, è stata in questi mesi al centro di un'ampia azione diplomatica svolta anche nei confronti delle Autorità somale, alle quali è stato da parte italiana richiesto il massimo impegno affinché i nostri connazionali potessero tornare sani e salvi a casa.
Questo caso, ha aggiunto Terzi, conferma ulteriormente la gravità della minaccia alla sicurezza rappresentata dal fenomeno della pirateria su cui l'Italia è impegnata per favorire la massima attenzione ed un sempre maggiore coordinamento nell'azione di contrasto da parte della comunità internazionale, sia sul piano bilaterale che attraverso i principali fori multilaterali, come avvenuto più di recente anche in ambito G8 e nel Consiglio Nato-Russia dove proprio l'Italia ha posto con enfasi la questione nell'agenda delle consultazioni tra gli alleati.
Terzi: "La Marina ha partecipato al rilascio"
Quella della nave Enrico Ievoli "è stata un'operazione che si è svolta", dopo il rilascio, "con la partecipazione di un'unità della nostra Marina militare, la Fregata Scirocco, ed unità elicotteristiche. E così sei italiani possono tornare a casa". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, aggiungendo di "non avere notizie particolari di come siano andate le cose sul terreno. Spero di averle presto, per il momento è la liberazione che conta e che ci riempie di soddisfazione".
La moglie del comandante: "Una gioia immensa"
"E' una felicità immensa, l'armatore ha mantenuto la promessa". Rita Ginfriddo, moglie del comandante della "Enrico Ievoli" commenta così a Tgcom24 la notizia della liberazione della nave. "Alle cinque e mezza mi hanno buttato fuori dal letto e mi hanno dato la notizia la Marnavi e la Farnesina. Ho parlato con mio marito e stanno tutti bene e mi ha detto che presto saranno a casa. Dopo tutti questi giorni siamo usciti da un tunnel. Dire che questi 118 giorni sono stati difficili è poco, sinceramente avrei preferito che mio marito fosse stato arrestato, almeno avrei potuto vederlo e avrei avuto notizie. Questo è il modo peggiore perché a casa mia era come se ci fosse un morto. Io ho pensato al peggio perché non sapevamo niente".