Nuove frontiere

Primo volo per l'aereo che va ad olio da cucina

Il liquido arriva dalle cucine dei McDonald's americani. E punta a sostituire il carburante tradizionale. E in Italia McDonald’s fa andare i camion a "patatine"

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Se qualcuno avesse detto ai fratelli Wright che un aereo, la loro invenzione, avrebbe volato grazie all’olio di cucina, i due si sarebbero fatti una risata. Eppure da oggi anche i moderni airbus potranno decollare grazie al liquido usato per friggere le patatine.

È l’esperimento della Qantas, la compagnia aerea australiana che questa mattina ha effettuato il primo volo commerciale alimentato con un particolare tipo di biofuel. Si tratta di un misto di normalissimo carburante per aerei e di liquido derivato da oli di scarto in arrivo dalle cucine di Mc Donald’s americani.

L’olio è stato usato su un Airbus 330 decollato alle 10.20 (le due di notte in Italia) che ha trasportato i passeggeri per i 1400 chilometri che separano Sydney e Adelaide. Il biocarburante sostenibile è prodotto dal SkyNRG, un’azienda olandese specializzata in energie rinnovabili, ed è stato certificato per l’uso nell’aviazione dal Wwf. Il residuo di carbonio rilasciato nell’ambiente è inferiore del 60% rispetto al carburante convenzionale. Ed ecco che il test della Qantas trova il plauso dei gruppi ambientalisti a cui si uniscono quelli delle compagnie aeree che pensano di adottarlo in futuro: la miscela costa meno del carburante tradizionale e non è soggetta all’altalenante prezzo del petrolio.

Nel 2011 altre due compagnie aeree (Finnair e Thompson Airways) avevano volato grazie a un misto di carburante e olio da cucina. Ma l’esperimento in Australia sembra dare il via a una serie di investimenti che puntano ad allargarne il mercato. “Dobbiamo essere pronti ad affrontare un futuro in cui sparirà il carburante tradizionale”, ha commentato al quotidiano The Australian Alan Joyce, direttore generale della compagnia Qantas. “Bisogna puntare su energie alternative, altrimenti l’aviazione non avrà più un futuro”.

E in Italia McDonald’s fa andare i camion a "patatine"
Anche da noi qualcosa si muove. McDonald's Italia fa sapere che le patatine fritte vengono cotte in un olio realizzato al 70% da semi di girasole e al 30% dalla colza (30%). Una volta usato, il prodotto viene raccolto da aziende specializzate e recuperato per usi industriali. Si tratta di circa 2.000 tonnellate di olio in media all’anno. Non solo, per il trasporto di tutte le merci verso i ristoranti, l'azienda delle collinette d'oro utilizza una flotta di mezzi ecocompatibili i quali utilizzano proprio l'olio esausto delle patatine convertito in biodiesel, per un consumo totale annuo di gasolio pari a circa 1.200.000 litri.