tutela del copyright

Mediaset vince il ricorso in tribunalee si riappropria del dominio ".com"

L'azienda ha segnalato l'esistenza di un problema urgente di tutela del copyright

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La vicenda è nota. Il dominio "Mediaset.com" non era stato rinnovato per tempo, era andato all'asta ed era stato acquistato da una società americana, la Fenicius Llc. L'azienda di Cologno Monzese fece ricorso, tentando di riappropriarsi del dominio, ma il 26 marzo arrivò la notizia del rigetto da parte delle autorità. Mediaset ha intentato un nuovo ricorso contro la Fenicius, ed è stato accolto. Il Tribunale Civile di Roma ha disposto l'inibizione dell'uso del nome e del dominio "Mediaset.com" e 1000 euro di penale per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione del provvedimento.

L'azienda è riuscita a dimostrare la malafede dell'acquirente, che avrebbe acquistato il dominio solamente per riuscire ad agganciare il marchio Mediaset. L'azienda, però, non si ferma al ricorso e segnala il vero problema che ha dato origine a tutta questa storia: Il copyright, sempre più difficile da tutelare.

"Il ricorso immediato alla giustizia ordinaria ha dato i risultati sperati. Ma ciò non toglie che la materia sia diventata un'autentica giungla da disboscare. Ormai il problema è urgente" si legge in una nota ufficiale dell'azienda. Ed effettivamente la materia è ostica e non riguarda solo Mediaset, ma più in generale tutte le società che operano sul mercato mediante un marchio conosciuto e riconoscibile.

"L'azienda ha deciso di operare su internet solo attraverso Mediaset.it per la comodità degli utenti, ma per quanto riguarda il copyright ogni altra estensione di dominio legata al marchio non dovrebbe esistere, in quanto esiste una sola azienda proprietaria del brand".

Un problema, quello della tutela dei marchi, annoso e piuttosto intricato, una materia in cui il diritto della concorrenza pecca, fornendo poche e controverse leggi. "Negli ultimi anni sono spuntate figure specializzate nell'acquisizione delle numerosissime estensioni relative a marchi affermati. Centinaia e centinaia di domini fittizi che le società avrebbero dovuto registrare e depositare. Nella grande maggioranza dei casi si tratta invece di operazioni architettate da professionisti che hanno come obiettivo la rivendita del dominio ai legittimi proprietari a prezzi fuori mercato" conclude la nota di Mediaset.