Il corpo di un bimbo è riaffiorato nelle acque del Tevere a Fiumicino (Roma). Potrebbe trattarsi del piccolo di sedici mesi gettato nel fiume dal padre il 4 febbraio, a Roma, dopo una lite con la moglie. Ma le operazioni per l'identificazione sono ancora in corso. Sul posto è intervenuta la polizia con gli agenti della squadra fluviale dopo una segnalazione del Circolo nautico Tre Nodi.
Il 4 febbraio a ponte Mazzini, un uomo di 26 anni, Patrizio Franceschelli, romano con un precedente per spaccio, gettò nel Tevere il figlio Claudio di 16 mesi, dopo averlo strappato ai familiari della ex compagna, ricoverata in ospedale. Il giovane era da tempo in lite con la madre del bambino: il 26enne è tuttora in carcere.