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Rapiti in India, chi è Claudio Colangelo

Colleghi: "E' un 'medico missionario' amato sia umanamente che per il suo impegno sociale"

Ansa

Un "medico missionario" impegnato in progetti internazionali, per affrontare e sensibilizzare i problemi legati a situazioni di povertà. Una persona amata da tutti, sia professionalmente "per il suo impegno sociale", sia umanamente. E' così che viene descritto dai suoi colleghi Claudio Colangelo, uno dei due italiani rapiti in India.

Sessantun anni, sposato con una figlia di 32 anni e un figlio di 35 anni, è un medico che lavora in un istituto di ricerca a Roma. Tra le sue missioni, un progetto di spedizione medica nell'Amazzonia peruviana per l'Istituto internazionale di scienze mediche antropologiche e sociali.

Colangelo si era rivolto a Bosusco per il viaggio in India proprio per la sua passione per la cultura delle tribù primitive. I due erano partiti il 12 marzo da Puri per un trekking di cinque giorni tra le foreste della regione.

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