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Omicidio Sacchi, il testimone che smentisce Anastasia: "Allo sparo lei non c'era, è arrivata dopo"

Sempre più la vicenda sembra ruotare intorno alla figura della fidanzata del 24enne ucciso a Roma. Oltre a un video, a dare una versione diversa alla sua è un uomo che abita sul luogo del delitto

Verrà sentita di nuovo Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, il 24enne ucciso con un colpo di pistola alla testa a Roma. La giovane dovrà chiarire molti dubbi sull'accaduto: i soldi nello zaino, i contatti con i pusher di San Basilio. Contro la sua versione, un video, al quale si aggiunge la testimonianza di un residente, raccolta da La Repubblica. "Dopo lo sparo il ragazzo era solo a terra, lei non c'era, è arrivata dopo".

Si chiama Elio e la finestra della sua casa su via Bartoloni affaccia proprio sul punto dell'omicidio, nel quartiere Appio Latino. "Ero in bagno, mi ero appena acceso una sigaretta, quando ho sentito un botto che ho riconosciuto subito come uno sparo", racconta l'uomo a La Repubblica.

A quel punto si è affacciato e ha visto Luca Sacchi a terra. "Era a faccia in su, con la mano destra aperta verso il cielo e la mano e il braccio sinistri verso terra", ricorda, Ma cosa più importante finora: "Intorno a lui non c'era nessuno, sono corso a chiamare mia moglie e quando ci siamo affacciati, dopo almeno un minuto, non c'era ancora nessuno".

"Ho visto arrivare la ragazza da via Bartoloni e quando è arrivata si è messa a urlare di chiamare l'ambulanza, lo teneva, lo abbracciava...". Prima di quelle grida, nessun altro urlo, lamento, strillo.

"Non stava vicino a lui - ripete il testimone, - non ho sentito strilli o urla per il furto della borsa, non c'è stata nessuna colluttazione, non ci sono state botte". Solo quello sparo che squarcia la serata e spezza la vita di Luca Sacchi.

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