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Washington, protesta per le violenze in Sudan: George Clooney finisce in galera (per un po')

L'attore, in manette durante una manifestazione, è stato rilasciato poche ore dopo

© Twitter

La polizia di Washington ha arrestato George Clooney durante una manifestazione di protesta inscenata di fronte all'ambasciata del Sudan. Mercoledì l'attore aveva parlato di fronte al Congresso di una "campagna di morte" in corso nel Paese africano. Clooney, che ha ottenuto che Barack Obama faccia pressioni sul presidente cinese Hu Jintao (sostenitore del sudanese Omar el Bashir), è stato rilasciato poche ore dopo.

Subito dopo essere tornato in libertà, Clooney ha dichiarato: ''Bisogna agire subito in quella regione, altrimenti si rischia il disastro''. Clooney, è tornato da poco dall Sud Kordofan, una delle regioni contese tra Sudan e Sud Sudan, dove sono in corso da mesi violenti combattimenti tra le truppe di Khartoum e le forze di Juba.

Prima dell'arresto, Clooney aveva dichiarato che la sua speranza fosse di attirare attenzione sulla crisi umanitaria in Sudan. L'attore era rimasto positivamente colpito dall'impegno preso da Obama di fare pressione sul presidente cinese Hu Jintao affinché si unisca agli sforzi internazionali per portare pace alla regione. "Questo è il momento in cui abbiamo la possibilità di fare qualcosa perché se non lo facciamo, nei prossimi tre o quattro mesi, ci sarà un vero disastro umanitario", aveva detto Clooney. "Se riusciamo a far diventare questa cosa abbastanza grande e a mantenerla tale, alla fine la gente se ne accorgerà e non potrà dire di non aver saputo. Questo è il primo passo", ha detto l'attore.

Obama e Ju Hintao si vedranno il 26 e il 27 marzo a Seul in Corea del Sud.

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