LIBRO-SCANDALO DI VERONICA

Pivetti tra "puzzette" e maratone di sesso

Esordio come scrittrice per l'attrice che racconta la sua lotta contro la depressione

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Esordio da scrittrice per Veronica Pivetti, che mette nero su bianco - senza censure - la sua tragica esperienza all'interno della malasanità italiana. In "Ho smesso di piangere" - già campione di vendite - Veronica (che dal 2002 al 2008 ha combattuto contro la depressione) si mette a nudo anima e corpo, con uno stile schietto e viscerale, rivendicando il diritto di parlare senza tabù di sesso e movimenti intestinali.

Un libro è stato in un certo senso terapeutico per la Pivetti, anche se quando l'ha scritto la malattia era ormai un brutto ricordo. "Si è trattata di una vicenda di "malaumanità" più che di malasanità. Molti medici non ascoltano neanche quello che ha loro da dire il paziente perché credono di avere la soluzione già pronta in tasca - spiega l'attrice a "Vanity Fair" - I primi tempi non facevo altro che andare in bagno e fare sesso. Era uno dei sintomi dell'ipertiroidismo, però ancora non lo sapevo".

Uno stile senza filtri quello di Veronica, che affronta gli aspetti più scabrosi del vissuto quotidiano. "Detesto la condizione culturale che c'è in Italia nei confronti delle donne. Anche noi ruttiamo e scoreggiamo. Perché bisogna nasconderlo e far finta di niente?".

L'attrice non rinnega infine la sua passione per le parolacce: "Sono convinta che turpiloquio e volgarità siano due cose diverse. Da piccola mi dicevano: 'Ma come parli? Non hai paura che a casa i tuoi ti sentano?'. E io: 'Paura? Ma se sono stati loro a insegnarmi a parlare così!'. E di questo li ringrazio ancora oggi".