Camera:via libera a responsabilità civile toghe L'Anm denuncia: "Tentativo di intimidazione"
La norma su un emendamento del leghista Gianluca Pini passa con 264 sì e 211 no. . Ma il governo si dice contrario e l'associazione magistrati insorge
La Camera ha dato il via libera alla norma che introduce la responsabilità civile dei magistrati. L'Aula di Montecitorio ha approvato un emendamento in questo senso presentato dal leghista Gianluca Pini alla legge comunitaria. I sì sono stati 264, 211 i contrari e un astenuto nel voto a scrutinio segreto.
Cosa prevede la norma
La norma prevede che il magistrato risarcisca chi è stato danneggiato da un suo errore commesso per dolo o colpa grave. Finora, in caso di errore accertato, il risarcimento è a carico dello Stato.
Lega ottiene il voto segreto
Sull'emedamento, che riprende uno dei punti della riforma della giustizia dell'ex ministro Guardasigilli Angelino Alfano, approvata dal cdm del governo di Silvio Berlusconi, la Lega ha chiesto e ottenuto il voto segreto. In Aula c'è stato un vivace dibattito tra i favorevoli - Pdl, Lega, Popolo e territorio e Radicali eletti nelle file Pd - e contrari - Pd, Idv e Terzo Polo. Dura la reazione del Pd. Per la capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, "si tratta di una norma che se non verrà corretta dovrà subire il vaglio della Corte costituzionale". Una norma, aggiunge Ferranti, che "avalla la tesi di un giudice burocrate e impaurito".
Il ministro Severino: "Spero in correzione Senato"
Sul provvedimento il governo aveva dato parere contrario. Il ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, in particolare aveva detto che si sarebbe dovuto affrontare il tema con una nuova legge. Dopo il voto, è intervenuta Paola Severino, ministro della Giustizia: "Il Parlamento ha votato ed è sovrano, ma confidiamo che in seconda lettura si possa discutere qualche miglioramento perché interventi spot su questa materia possono rendere poco armonioso il quadro complessivo".
L'Anm: "Tentativo di intimidazione"
Dura anche la reazione dell'Associazione nazionale magistrati. La norma è "con tutta evidenza un tentativo di intimidazione nei confronti della magistratura", ha affermato il segretario dell'Anm,Giuseppe Cascini. E', aggiunge, "una norma incostituzionale", una "mostruosità giuridica che ha come unico effetto quello di intimorire il giudice e di indebolire la tutela dei diritti e che il Senato dovrà cancellare". "Pensavamo che la stagione degli attacchi e delle aggressioni ai magistrati in coincidenza con lo svolgimento di processi a carico di autorevoli esponenti della politica fosse alle nostre spalle", ha continuato Cascini. "Invece registriamo con preoccupazione l'approvazione di una norma incostituzionale, che non ha paragoni in nessun ordinamento democratico del pianeta".
Franceschini: "Pd vota sì ma Monti cambi norma"
Il Pd voterà la legge comunitaria per evitare procedure di infrazione europee all'Italia ma avanza una "richiesta formale: un impegno immediato del ministro della Giustizia e del presidente del Consiglio per modificare al Senato la norma" sulla responsabilità civile dei magistrati "con una iniziativa del governo nei confronti delle forze politiche che lo sostengono". Lo ha detto, intervenendo in aula, il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, parlando di "tantissimi profili di incostituzionalità".
Di Pietro: "Da casta vendetta contro i giudici"
"Mentre il Paese brucia, dentro la Camera si è commesso l'ennesimo delitto. Infatti è stata approvata una legge che, al tempo stesso, è una vendetta e un ammonimento nei confronti dei magistrati". E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, divenuto celebre come il magistrato che sollevò lo scandalo di "Mani pulite". "Ho paura - conclude il leader IdV - che questa volta, dopo vent'anni, non ci sarà solo una Mani Pulite giudiziaria, ma una nuova Mani Pulite del popolo che alzerà i forconi".
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