Un sorriso con l’apparecchio ai denti, semplice e autentico, ha conquistato l’Italia intera. Katia Buchicchio, diciottenne lucana incoronata Miss Italia 2025, non ha nascosto nulla, nemmeno quel dettaglio che molti avrebbero considerato “fuori posto” in un concorso di bellezza. E invece proprio da lì è partito il segnale più forte: la bellezza non è più sinonimo di perfezione levigata, ma di verità.
Le "maggiorate” degli anni Cinquanta -
Per capire quanto sia rivoluzionaria questa incoronazione bisogna tornare alle prime edizioni del concorso. Negli anni Cinquanta, Miss Italia premiava le “maggiorate”, donne dalle forme morbide e prorompenti, che incarnavano un ideale di femminilità abbondante e materna. Tra le più celebri, Gina Lollobrigida e Sophia Loren, che pur senza vincere il titolo rappresentarono quell’epoca di seduzione mediterranea, ben lontana dalle misure filiformi di oggi.
L’epoca della perfezione -
Con gli anni Ottanta e Novanta il concorso cambiò registro: l’ideale si spostò verso una bellezza più rigorosa, scolpita, quasi “perfetta”. Le miss di quell’epoca erano alte, snelle, con tratti regolari e un sorriso smagliante che rispondeva a un modello standardizzato. Erano gli anni delle top model e delle copertine patinate, e Miss Italia non poteva che riflettere quell’immaginario di perfezione impeccabile, spesso distante dalla realtà quotidiana delle ragazze comuni.
La normalità come nuovo ideale -
L’apparecchio ai denti che brilla sul sorriso di Katia non è un semplice accessorio ortodontico, ma il manifesto di una nuova idea di femminilità. È il simbolo di una generazione che non cerca più di nascondere ciò che la rende diversa, ma che anzi lo esibisce con orgoglio. In quel dettaglio imperfetto c’è la forza di un cambiamento culturale: la normalità diventa il nuovo ideale, e le piccole imperfezioni si trasformano in segni distintivi, capaci di raccontare storie vere e di avvicinare le reginette di bellezza alla vita di tutte le ragazze. È il trionfo della body positivity, filosofia che da anni invita a celebrare il proprio corpo così com’è, liberandosi dal peso di modelli irraggiungibili e restituendo dignità e valore a ogni sfumatura di bellezza.
Miss Italia come specchio del Paese -
Da oltre ottant’anni Miss Italia racconta più di un semplice concorso: è lo specchio dei cambiamenti sociali e culturali del Paese. Dalle "maggiorate" simbolo della rinascita postbellica, alle miss impeccabili dell’Italia da copertina, fino all’odierna reginetta con l’apparecchio, ogni generazione ha avuto la sua idea di bellezza. Oggi a vincere è una ragazza che non nasconde nulla, che studia per diventare dentista e che porta sul palco tutto il bello dell'imperfezione. Una bellezza che assomiglia a quella della vita vera.
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