Si fanno i conti del processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito. E spunta una spesa davvero folle: il Tribunale, infatti, ha liquidato 182.784 euro per un filmino di 20 minuti che ricostruisce la scena del delitto. E’ quanto risulta da questi documenti pubblicati in esclusiva da Tgcom24. Un video importante? Una prova fondamentale? Una ricostruzione decisiva? Macché: le immagini furono proiettate in aula, a porte chiuse. Ma furono ritenute irrilevanti a tal punto che non sono mai entrate nel fascicolo del processo.
La domanda allora è legittima: perché la Procura spende 182.784 euro per un filmato destinato all’oblio? La somma, fra l’altro, è piuttosto significativa: 10 volte il costo di un film come Paranormal Activity che ha sbancato i botteghini di mezzo mondo, più o meno quanto un programma tv di successo…
Commissionato il 2 aprile 2009 dai procuratori di Perugia Mignini e Comodi, il filmino della polemica è stato realizzato da una società di Todi, la Nventa Id srl utilizzando tecniche 4d. Il tribunale sperava forse di recuperare queste somme da Raffaele e Amanda, come dimostrano i verbali di noti tifica nel carcere di Terni e Perugia. E invece, i due ex fidanzati come è noto sono stati assolti. Risultato? Il costo esagerato di questo video ricadrà tutto sulle spalle dello Stato. Che non ha i soldi per pagare gli imprenditori che riforniscono le mense degli ospedali. Ma, guarda caso, versa senza batter ciglio 182mila euro per un video (inutile) voluto dai pm.