Grande festa a Frigento, poco più di 3.500 abitanti in cima all'appennino, in provincia di Avellino. Da qui partì Carmine Di Sibio, con la sua famiglia, quando aveva appena 3 anni. Destinazione, gli Stati Uniti d'America. Un viaggio in cerca di fortuna, come facevano in tanti tra la prima e la seconda metà del Novecento. Oggi Di Sibio di anni ne ha 55 ed è diventato Global Chairman e Ceo di Ernst & Young, una società da 35 miliardi di dollari di ricavi che opera in più di 150 Paesi nel mondo. Dal primo luglio ha assunto le funzioni di timoniere, succedendo a Mark Weinberger, almeno per i prossimi quattro anni.
Un curriculum a "stelle e strisce" - E' stata la prestigiosissima rivista Forbes a dedicare al manager irpino un'intera pagina, il 20 gennaio scorso, tre giorni dopo la sua elezione ai vertici della Ernst & Young. Nato a Frigento, in provincia di Avellino - scrive il giornale di economia statunitense - Di Sibio si trasferì negli Stati Uniti da bambino. Laureatosi in chimica presso la Colgate University, uno dei più rinomati college americani di arti liberali, ha successivamente ottenuto un MBA presso la prestigiosa New York University – L. N. Stern Business School. Insomma, un curriculum da fare invidia, fino al'ingresso in Ernst & Young nel 1985, Di Sibio è oggi global managing partner – client service, posizione che ricopre dal 2013. In questo ruolo, guida l’esecuzione della strategia del vastissimo network di Ernst & Young e ha una responsabilità di leadership che riguarda tutte le aree geografiche e le quattro linee di servizio offerte dalla società: Assurance, Advisory, Tax, e Transaction Advisory Services.
Frigento riabbraccia Carmine Di Sibio
Irpino dell'anno - L’investitura a Di Sibio è arrivata direttamente da Mark Weinberger: “Di Sibio – ha detto il ceo uscente – è un leader eccezionale e inclusivo, che ha compreso l’importanza della diversità all’interno della società e sa come coinvolgere le persone e gestirle, in modo che possano raggiungere il loro massimo potenziale”. Ma oggi è la Campania a celebrare le "imprese a stelle e strisce" di Carmine, con il conferimento del premio "Irpino dell'anno". Nella sua Frigento è festa. Il piccolo comune sull'appennino riabbraccia uno dei figli più illustri con una commovente cerimonia voluta dal sindaco Carmine Ciullo. Stesso nome di battesimo e stesso amore per una terra avara di risorse ma ricca di cultura e ingegno. "Vorrei soprattutto sottolineare l'esempio che Carmine Di Sibio sta donando alla nostra comunità - ha detto il sindaco che, da docente in lingue, si è prodigato anche come traduttore per il neo-concittadino. "Capisco abbastanza bene la vostra lingua - ha assicurato Di Sibio nel suo italiano da oriundo - ma preferisco esprimermi in inglese perché così mi sento più sicuro nel comunicare tutta la mia gratitudine e il mio affetto per voi".
Carmine Di Sibio con i genitori
"Grazie a mamma e papà" - Il momento più toccante è stato quel "grazie" con gli occhi umidi che il ceo di Ernst & Young ha rivolto agli anziani genitori presenti alla cerimonia nella casa della Cultura "Marciano De Leo". Un abbraccio e un gesto simbolico, densi di significato che dimostrano come spesso una vita di lavoro, di impegno e di sacrificio può aprire la strada per traguardi straordinari, anche a chi nasce in zone geograficamente meno fortunate. Frigento ha conferito la cittadinanza onoraria per gli alti meriti professionali conseguiti negli Usa a un irpino che oggi è tornato nel suo paese di origine come uno dei più affermati manager finanziari del mondo, Una favola d'altri tempi... Ma ai cronisti che gli chiedevano del "sogno americano" e del suo rapporto con l'Italia Carmine, nel suo italiano misto al "frigentino" insegnatogli dai genitori ha risposto: "Quando durante le interviste mi chiedono da dove vengo rispondo sempre che sono di Frigento, anche se poi mi tocca spiegare dove si trova esattamente il mio paese e - ha aggiunto - se dovessi rinascere vorrei rinascere italiano. Perché questa è la mia terra e questa è la mia gente".