Ha scoperto che il figlio che portava in grembo sarebbe nato affetto da nanismo. Così ha deciso di sottoporsi a un parto programmato alla trentottesima settimana, lo ha fatto nascere e se ne è andata. E' successo a Roma. Il piccolo ha avuto una grave crisi respiratoria e le sue condizioni sono stabili, anche se i medici non lo hanno dichiarato ancora fuori pericolo.
Quando è nato, il bimbo di genitori italiani, senza problemi economici, pesava 3 kg ed era lungo 49 centimetri. Affetto da Acondroplasia, ovvero nanismo, secondo quanto riferito dalla stessa madre, dopo la grave crisi respiratoria di è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva.
Vicesindaco: "Spero che la madre ci ripensi"
"Mi auguro e faccio un appello affinché la madre di questo bambino ci ripensi e lo riconosca. Questo bambino ha bisogno di essere amato ed accudito". Queste le parole del vicesindaco di Roma Sveva Belviso che ha fatto visita al piccolo. "I medici mi hanno spiegato che può accadere che un neonato possa avere una crisi respiratoria - aggiunge - Il tribunale deciderà adesso se una volta uscito da qui il piccolo sarà dato in affidamento temporaneo o sarà ospitato in una casa famiglia, sotto la tutela del sindaco. I genitori hanno 10 giorni per riconoscerlo, e altri 60 per fare la prova del Dna e dimostrare che si tratta di loro figlio".