Il mercantile italiano Enrico Ievoli, sequestrato 4 giorni fa da un gruppo di pirati somali al largo dell'Oman, si trova in Somalia in rada davanti alle coste di Dhinooda, nella provincia di Mudug. Lo riferiscono testimoni al sito informativo "Somalia Report". Un abitante del luogo ha detto che "la nave è controllata da un gruppo di pirati armati davanti alle coste del villaggio di Dhinooda. I pirati sono anche arrivati all'interno del villaggio".
I sei marinai italiani a bordo sarebbero nelle mani di un gruppodi pirati che fanno parte della tribù degli Hawiye,provenienti dalla città di Harardheere, anche se i residenti diDhinooda sostengono che i pirati siano del clan dei Majeerteen, che facapo alla tribù dei Daarood, la cui base si trova a Garacad.
Uno dei piratiche controllano la nave, che si fa chiamare Ali, ha confermato al sitosomalo di trovarsi nel villaggio della provincia di Mudug aggiungendoche "in queste ore ci stiamo riunendo a bordo per decidere gli aspettifinanziari della vicenda. In particolare i miei compagni stannodiscutendo sul riscatto da chiedere".
Il pirata ha aggiunto che alla riunione stapartecipando anche Looyaan, appartenente al sotto-clan dei Mahnmoud,del clan dei Majeerteen, noto come negoziatore per ilrilascio delle navi sequestrate dai pirati. Ha contribuito al rilasciodella nave algerina Blida, liberata il 3 novembre dopo ilpagamento di 3,5 milioni di dollari di riscatto.
Il leader del gruppo che ha rapito la Ievoli si chiama AbdullahiYare ed è noto per essere uno dei capi dei pirati del Puntland. Ilmercantile italiano "Enrico Ievoli", della compagnia "Marnavi" diNapoli, è stato sequestrato il 27 dicembre dai pirati al largo dellecoste dell'Oman. A bordo si trovavano 18 membri dell'equipaggio, seidei quali italiani. L'attacco è giunto a pochi giorni dallaliberazione della nave "Savina Caylyn".