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Gervasoni, il verbale dell'interrogatorio

Calcioscommesse, ecco in integrale le parole dell'ex difensore del Piacenza

LaPresse

Ecco il verbale dell'interrogatorio di Carlo Gervasoni avvenuto martedì 27 dicembre a Cremona. 

Prendo atto della circostanza che il PERUMAL riferisce di numerosi incontri dell’Albinoleffe manipolati nel campionato 2008/2009 e anche di un coinvolgimento della dirigenza della squadra nelle suddette manipolazioni. Lei mi chiede, pertanto, se io sia a conoscenza di un eventuale coinvolgimento della dirigenza nelle manipolazione delle partite che ho già indicato e se, addirittura non abbia appreso che la squadra dell’Albinoleffe sia stata addirittura acquistata, sempre ai fini di manipolazione di partite, da parte di quei soggetti di origine asiatica che mi si dice essere coinvolti nella presente vicenda.

Preso atto di quanto sopra devo dire che non sono al corrente nè di un coinvolgimento della dirigenza, nè di un acquisto della squadra. Sono comunque disposto a fornire altri particolari circa gli eventi che hanno portato alla manipolazione della partita della squadra in questione. Credo che fosse il 2009. Come ho già riferito fu Matteo GRITTI, portiere del Bellinzona, persona che non conoscevo e che ho appreso aver giocato in precedenza nell’Albinoleffe, a prendere l’iniziativa. Il CAROBBIO mi ha riferito che questi, con cui aveva giocato anni prima, lo contattò: non so se si trattò di una telefonata o di un incontro, comunque alla conclusione di questi rapporti il GRITTI lo informò dell’esistenza di alcune persone che erano disponibili ad investire delle somme ingenti per alterare il risultato di partite di calcio allo scopo di vincere le scommesse. CAROBBIO me ne parlò personalmente e ci fu uno o più incontri con queste persone, il cui portavoce era GEGIC che io non conoscevo. In alcuni di questi incontri, che si sono protratti per circa un mese, venne anche il GRITTI dal quale ho appreso che, sempre appoggiandosi a quella struttura, aveva manipolato alcune partite di calcio della sua squadra in Svizzera e cioè, credo, il Bellinzona. Presumo che GRITTI abbia conosciuto GEGIC quando, come voi mi dite, giocò nel Chiasso, squadra nella quale ha militato lo stesso GEGIC. Non escludo che alcuni di questi incontri con GEGIC, GRITTI ed altri personaggi slavi dei quali ho parlato nel corso del precedente interrogatorio si siano svolti presso il casinò di Lugano che io frequentavo. A questi incontri con GEGIC, GRITTI ed altri slavi, generalmente partecipavo solo io anche se non escludo che vi abbia partecipato qualche volta il CAROBBIO. All’inizio si trattò di un discorso generico, senza una preventiva individuazione delle partite sulle quali intervenire. Io mi riservai di fare sapere di volta in volta quali partite si fossero adattate di più ad un discorso di questo tipo. Ad alcuni di questi incontri parteciparono il BRESSAN ed il preparatore dei portieri del Bellinzona.

Devo dire, ricollegandomi a quanto lei mi ha chiesto poco fa, che effettivamente GEGIC e i suoi amici introdussero un discorso circa l’eventualità di acquistare qualche squadra del campionato italiano di serie B o di C1, ma non si parlò di un possibile acquisto dell’Albinoleffe. Tra i nomi che vennero fatti, di squadre ipoteticamente “acquistabili” in relazione alle loro condizioni finanziarie precarie, ricordo quelli del Como e del Grosseto. Credo che il BRESSAN avesse un po’ il compito sia di individuare le squadre che si trovassero in tale situazione di debolezza, sia di contattarle. GEGIC e i suoi amici slavi dissero che erano disposti ad anticipare il compenso in contanti ancor prima dell’effettuazione delle partite da alterare. Non vi era un tariffario preventivamente prefissato, ma l’entità del compenso sarebbe variata di volta in volta a seconda delle quote e delle difficoltà della partita.

ADR: In occasione di questi primi contatti non è mai accaduto che gli “zingari” abbiano fatto riferimento, per accreditarsi maggiormente a partite del campionato italiano già oggetto in precdenza del loro intervento. L’unico riferimento fu appunto al campionato Svizzero. Anche GEGIC, e non soltanto GRITTI, mi parlò di precdenti sue manipolazione nel campionato svizzero. L’unico riferimento agli “asiatici” fu il seguente: GEGIC ci raccomando’, qualora l’accordo fosse andato in porto, di non scommettere mai in Italia in quanto le scommese sarebbero state appoggiate sui siti asiatici.

ADR: Dopo una generica manifestazione di assenso da parte mia, anche per conto del CAROBBIO e di altri eventuali aderenti della nostra squadra, attorno al marzo dell’anno 2009 capitò la prima occasione di combinare una partita. Sto parlando di Pisa – Albinoleffe, poi terminata 2 a 0, che voi mi riferite essere stata disputata il 7 marzo 2009.. Noi eravamo in una situazione abbastanza tranquilla; si trattava di una partita che presentava delle difficoltà e pertanto si prestava ad una nostra sconfitta nel senso che un risultato del genere non ci avrebbe danneggiato più di tanto. Io e CAROBBIO abbiamo deciso di coinvolgere altri giocatori dell’Albinoleffe e cioè il portiere NARCISO, RUOPOLO, CONTEH, CELLINI, con i quali ci siamo incontrati a casa mia. Ci fu una discussione al termine della quale NARCISO e CELLINI decisero di non aderire. Avevamo deciso di lasciare perdere, ma gli slavi si rifecero vivi ed allora abbiamo deciso di aderire alla loro offerta pur senza l’accordo di NARCISO e CELLINI, ma coinvolgendo anche CAREMI. Se non ricordo male in base all’accordo con gli slavi dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Ricordo che CONTEH fece un fallo da rigore che venne trasformato. Se non ricordo male gli slavi ci avevano anticipato 15.000 € a testa per ciascuno dei suddetti giocatori che partecipavano all’accordo. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa. ADR: Se non ricordo male la somma ci venne consegnata all’esterno, non ricordo dove, qualche giorno prima dell’incontro. Naturalmente si trattò di contanti. La seconda partita che venne combinata più o meno con il medesimo schema e Salernitana – Albinoleffe, terminata con la vittoria dei padroni di casa per 4 a 2 e disputata, secondo quanto voi mi dite, il 18 Aprile 2009. Nell’occasione aderirono all’accordo oltre a me e a CAROBBIO, NARCISO, SERAFINI e RUOPOLO. ADR: Anche in questa occasione la somma complessivamente percepita si aggirava sui 90.000 € ed anche in questo caso non ci fù alcun coinvolgimento della Salerniatana. Cercammo poi di combinare la partita Frosinone – Albinoleffe, terminata 2 a 0 che voi mi dite essere stata disputata il 9 Maggio 2009. Nell’occasione avevamo concordato un OVER 2,5, ma il risultato non venne conseguito. Aderirono all’accordo, oltre a me e CAROBBIO, COSER, e RUOPOLO. Gli slavi ci avevano anticipato una somma di poco inferiore rispetto a quella di cui alle due precedenti partite, ma successivamente abbiamo dovuto restituirla dato l’esito della gara.

L’ultima giornata di campionato si disputò la partita Albinoleffe – Ancona che perdemmo per 4 a 3. Qualche giorno prima della partita vennero a parlarmi tre giocatori dell’Ancona che mi rappresentarono che per loro vincere quella partita sarebbe stato di vitale importanza. Io manifestai la mia disponibilità e parlai con i miei compagni, ma non tutti erano d’accordo. Pertanto, quando si ripresentarono io dissi loro che per me poteva stare anche bene, ma pur garantendo il mio apporto, non avrei potuto certo garantire il risultato. Io non feci niente di particolare e comunque, dato il risultato, un paio di giorni dopo, quei giocatori dell’Ancona mi portarono la somma aggiratasi sui 15.000 €. I giocatori dell’Ancona in questione erano COLACONE, TURATI Marco e MASTRONUNZIO. Prendo atto delle dichiarazioni di ERODIANI del 22 Giugno 2011, ma non so nulla circa un accordo secondo cui l’Ancona avrebbe dovuto restituire l’anno successivo all’Albinoleffe quella ed altre partite perse. Quanto alla partita di andata con l’Ancona, partita che forse non ho neppure disputato, ricordo che ci fu un contatto tra i due giocatori delle due squadre in vista di un possibile pareggio, ma poi non si concluse nulla.

ADR: Quanto alla partita Piacenza – Albinoleffe del 20 dicembre 2010, disputatasi in un periodo in cui io ero a Cremonese, ricordo che CASSANO, portiere del Piacenza, quando fui trasferito a quest’ultima squadra, mi disse che l’incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Secondo il predetto erano d’accordo sia i giocatori che le società tant’è che lo stesso scommise una certa cifra tramite ZAMPERINI mentre anche i fratelli COSSATTO mi riferivano di avere a loro volta scommesso una somma di denaro dopo avere ricevuto conferma dell’avvenuta manipolazione della partita grazie a RICKLER e PASSONI.

Spontaneamente rappresento che ho appreso sempre da CASSANO che nella stagione 2008/2009, quando il Mantova si trovava in cattive acque, laddove il Piacenza si trovava in una situazione di tranquillità, il giocatore del Mantova PASSONI, essendo in contatto con alcuni giocatori del Piacenza, chiese di comprare la vittoria. Sempre secondo CASSANO, nell’occasione PASSONI agì per conto del Mantova, in particolare del Direttore Sportivo MAGALINI. Ricordo che il Mantova vinse e che, sempre secondo CASSANO, vennero versati dei soldi ad alcuni giocatori dei quali non so indicare il nome.

ADR: Quanto ai miei rapporti con PAOLONI confermo che l’unica partita che abbiamo manipolato assieme è quella di Coppa Italia di Lega Pro che voi mi dite essere giocata il 27 Ottobre 2010 terminata 2 a 3. PAOLONI venne da me e mi disse di essere stato contattato da SAVERINO della Reggiana, (giocatore con il quale aveva giocato PAOLONI nell’Ascoli) il quale gli aveva detto che qualora fossimo stati disposti a perdere il giorno successivo ci sarebbe stata una somma di denaro per noi. Considerato che noi avevamo una squadra di riserva, dove io e PAOLONI avremmo giocato in mezzo a tanti giovani, per via delle squalifiche degli altri e laddove il Monza presentava una formazione agguerrita, io manifestai la mia disponibilità a condizione che venisse coinvolto GEGIC al posto di SAVERINO. Venne interessato anche STEFANI perché conosceva dei giocatori del Monza. Se non ricordo male sia io che PAOLONI parlammo con STEFANI. La partita terminò effettivamente con un OVER e la sconfitta della Cremonese per 2 a 3. In totale GEGIC ci conferì circa 40.000 €. Partecipò alla suddivisione anche STEFANI che poi diede parte della somma ricevuta a quelli del Monza. Lo stesso STEFANI mi riferì i nomi dei giocatori del Monza coinvolti per: FIUZZI, ALBERTI e IACOPINO.

Qualche giorno prima di Monza – Cremonese del 21 Novembre 2010, PAOLONI mi propose di combinare la partita provocando il pareggio. Ricordo che propose la cosa anche a STEFANI. Io e STEFANI non accettammo in quanto il risultato non andava bene per la nostra squadra. La partita finì 2 a 2 e PAOLONI fece una “papera” che mi ha insospettito tanto è vero che gli ho contestato la settimana successiva di avere comunque provocato il pareggio nonostante non vi fosse stato l’accordo. Da allora ho iniziato a diffidare di lui anche perché ci furono altre situazioni in cui era chiaro che non poteva essere caduto in infortuni del genere simili a quelli commessi. Mi riferisco a Cremonese – Spezia tra l’altro. Accadde comunque che il venerdì successivo o il secondo venerdì dopo Cremonese – Monza si disputò Atalanta – Livorno. Venne da me PAOLONI dicendomi che DE LUCIA e PERTICONE del Livorno si erano venduti la partita. La “dritta” di PAOLONI ha comportato una scommessa di 10.000 € sia da parte mia che di PAOLONI scommesse piazzate tramite GEGIC. Non so se quest’ultimo abbia giocato a sua volta per conto suo. La partita poi è finita 2 a 0 per il Livorno. Io ho chiesto spiegazioni a PAOLONI che non è stato in grado di fornirmi ed ha prospettato un recupero del denaro in occasione della partita successiva che sarebbe stata Bari – Livorno di Coppa Italia, partita terminata con il risultato di 4 a 1 per il Bari. PAOLONI mi ha restituito i 10.000 € intorno al Natale successivo.

Viene rappresentato all’indagato che, con riferimento alla partita ATALANTA- PIACENZA ha parlato soltanto di accordi con GEGIC, che avrebbe dato a lui e a CASSANO 80-90.000 € per perdere e di altri 90.000 che avrebbero dovuto ricevere per analoga finalità dai fratelli COSSATO. In realtà, anche al di là di tutto quanto emerge dalle intercettazioni, anche le più recenti dichiarazioni di DONI e BENFENATI danno atto di un contatto anche col medesimo DONI per la manipolazione della partita. Si riporta parte delle suddette dichiarazioni:

DONI ha dichiarato: “ Anche qui SANTONI con diversi contatti per telefono mi disse che il PIACENZA era disposto a perdere la partita e a lasciarci vincere. SANTONI si riferiva non alla società ma ad alcuni giocatori, io gli chiesi chi fossero e SANTONI fece il nome di GERVASONI , CONTEH, il portiere e forse GUZMAN. In questa partita avrei dovuto stringere la mano a GERVASONI per confermare questo accordo”… “ In questa partita, davanti agli spogliatoi, incontrai GERVASONI, mi feci avanti e gli strinsi la mano e oltre ai convenevoli buttai la frase di rito:

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