Calderoli: "Berlusconi stacchi la spina a Monti" Bossi: "Ci siamo rotti, la Padania si farà"

Per quanto riguarda la legge elettorale, invece, Calderoli ritiene "che si debba attendere la pronuncia della Corte Costituzionale sul referendum". E in merito alla notizia di una presunta inchiesta della Procura di Brescia riguardo festini in cui sarebbe coinvolto il figlio di Umberto Bossi, Renzo, il leghista spiega che "è un buon segnale, vuol dire che nei sondaggi siamo molto alti, perché quando si ricevono attacchi così meschini è chiaro che la Lega fa paura e si cerca di attaccare la famiglia Bossi".

Infine Calderoli tira una stoccata a Napolitano, sottolineando come gli dia "fastidio quel continuo richiamo del presidente alla questione meridionale. Dovrebbe ricordarsi che c'è anche quella settentrionale e dimostrare di essere il presidente di tutti e non solo del Regno delle due Sicilie".

Sulle Parole di Berlusconi, che aveva invitato a "prepararsi a qualunque evenienza, anche al voto", interviene anche Maroni, che spiega come "mi viene difficile seguire queste contorsioni. Noi siamo all'opposizione perché riteniamo che il governo stia facendo male. Lo diciamo dall'opposizione coerentemente e vorremmo che anche chi critica il governo Monti si rendesse conto che bisogna recuperare i valori della democrazia piuttosto che continuare così". E in merito alla manovra, l'ex ministro dell'Interno sottolinea di non aver visto "grandi misure di rilancio, ho visto ancora nuove tasse".

Per Bossi, invece, "Monti e il suo fedele alleato Berlusconi di danni ne stanno facendo, tutto quello che dice la sinistra stanno facendo". Il leader della Lega Nord è però convinto che a breve ci saranno le elezioni e questo governo non dura: torneremo e bisognerà risolvere tutto". "Questo Monti - spiega Bossi - non capisce niente, non è riuscito a creare un solo posto di lavoro: era molto meglio mettere un imprenditore che non un professore che nelle commissioni fa lezioni di economia che non funzionano". A giudizio del leader leghista, "anche un cretino capirebbe che se aumenti le tasse la gente ha meno soldi e si produce di meno". E, conclude, "è il nord che deve pagare per un'Italia che non abbiamo voluto. Noi dobbiamo andare a Milano a confermare che con le buone o le meno buone che Padania sarà: adesso ci siamo rotti le balle".