L'esplosione di lunedì nella città iraniana di Isfahan ha interessato gli impianti di arricchimento dell'uranio dell'omonima centrale. La rivelazione viene dal "Times", che pubblica anche immagini satellitari al riguardo. Fonti d'intelligence israeliane dicono che lo scoppio non sarebbe quindi un incidente ma non confermano, né negano, che dietro ci sia Tel Aviv.
L'esplosione avvenuta lunedì a Isafahan è stata la seconda che si è verificata nell'arco di un mese, ha fatto tremare i palazzi del centro della città e gli abitanti hanno visto colonne di fumo nero elevarsi in corrispondenza della centrale.
"Lo scoppio - ha detto al quotidiano britannico la fonte dell'intelligence - ha causato danni allo stabilimento, in particolare alle strutture che noi crediamo servano per ospitare i materiali grezzi".
Quando il quotidiano si è informato se sia stato Israele a portare a termine l'attacco, la risposta è stata alquanto sibillina: "Vi sono molti attori interessati a sabotare, fermare o costringere l'Iran a interrompere il suo programma di armamento nucleare".