Il cargo "Rosalia D'Amato", dal 21 aprile in mano dei pirati al largo della Somalia, è stato liberato. La nave era stata sequestrata a 350 miglia dalle coste dell'Oman, nell'Oceano Indiano. Dopo sette mesi sarebbe dunque finita bene l'odissea dei ventidue marinai a bordo: 16 filippini e sei italiani.
La motonave "Rosalia D'Amato", della società armatrice "Perseveranza Navigazione", venne sequestrata dai pirati mentre era in navigazione in pieno mare Arabico. L'attacco avvenne intorno alle 4.15, a circa 320 miglia a sud dell'Oman e a 300 a est dell'isola di Socotra.
I pirati, dopo aver abbordato la nave, costrinsero il comandante a dirigerla verso le coste somale.
Parla il comandante: "Stiamo bene"
Le prime parole pronunciate da Orazio Lanza, comandante della Rosalia D'Amato, la nave italiana liberata dai pirati dopo 7 mesi, sono state: "Stiamo tutti bene". Lanza lo ha detto al telefono a Carlo Miccio, rappresentante della società armatrice Perseveranza Navigazione. Tuttavia, ha sottolineato Miccio "la nave è ancora nelle acque somale. Per noi la certezza della liberazione ci sarà solo quando la nave sarà in completa sicurezza", ha concluso.