Un paio di scarpe per ogni donna uccisa dal partner nel 2018 in Turchia. L’artista Vahit Tuna le ha appese sulle pareti esterne di un edificio nel cuore di Istanbul, riempiendo uno spazio di 260 metri con 440 paia di tacchi alti. L’idea di usare le calzature viene da un’antica tradizione turca: quando qualcuno muore, i familiari le mettono fuori dalla porta di ingresso della sua abitazione. Il tema del femminicidio invece gli è stato suggerito dai numeri: solo nel mese di agosto, quest’anno, 49 donne sono state uccise dai loro mariti o compagni, e i casi sono in aumento.
Le scarpe, nere e con il tacco alto, simbolo di sfida e indipendenza, rimarranno appese per sei mesi, in modo che tutti i passanti debbano dedicare almeno qualche secondo a pensare a questo argomento. La violenza domestica, come scrive l’artista sul suo profilo Instagram, “è una ferita aperta e sanguinante” e non può essere ignorata.
Il tema è attuale in tutto il mondo: secondo le ultime stime, nel 2017, i responsabili del 58% dei femminicidi sono i partner delle vittime o altri familiari. In Turchia nello specifico, si calcola che il 38% delle donne tra 15 e 59 anni viene aggredita dal compagno almeno una volta nel corso della propria vita.