Marrakech, la prima città imperiale, è una delle più frequentate città del Marocco. La sua storia è millenaria, già nel 1020 d.C. il capo berbero degli Almoravidi, Youssef ben Tachfine, ne riconobbe il potenziale strategico.. Dopo l'assalto degli almohadi, tornò il sereno con l'arrivo del sultano Moulay Abdullah, che fece ricostruire la moschea e la medersa, fondò un centro per gli scambi commerciali per cristiani e una mellah, ovvero un quartiere ebraico. Ma è in tempi relativamente recenti, che la città si trasformò in una meta turistica vera e propria. Tra il 1960 e il 1970 venne letteralmente presa d'assalto da artisti e musicisti provenienti da tutto il mondo. Dai Rolling Stones ai Beatles, dai Led Zeppellin a Yves Saint Laurent e Jean Paul Gautier.
Come la maggior parte delle città del Marocco, le principali attrattive si trovano all'interno della medina, dove spicca l'alto minareto della moschea Koutoubia, utile anche per orientarsi. Il minareto ha un'importanza architettonica, poiché questa torre di 70 metri originaria del XII secolo, venne presa a modello per la Giralda di Siviglia. Dalla moschea, cinque volte al giorno, si leva la voce del muezzin che richiama i fedeli alla preghiera.
Il cuore pulsante della città è Djemaa el-Fnaa, l'immensa piazza che cambia volto dal giorno alla notte. Se fin dalle prime luci del mattino è popolata dai venditori ambulanti, dagli artisti di strada e dagli incantatori di serpenti, la sera, diventa un gigantesco emporio gastronomico a cielo aperto. Questo trambusto quotidiano ha origini lontane, pare, infatti, che sin dal 1050 d.C. avvenissero qui gli eventi principali della città, come le esecuzioni pubbliche, fatto da cui sembra aver tratto il nome che significa, per l'appunto, “assemblea di morti”.
La città, pur aprendosi alla cultura occidentale con il grande afflusso di turisti da tutto il mondo, conserva tutto il fascino e le tradizioni di un tempo. Marrakech ha ispirato numerosi artisti che hanno tentato di raccontarla in libri, dipinti e pellicole cinematografiche; da ”L'uomo che sapeva troppo” di Alfred Hitchock a “Marrakech Express” di Gabriele Salvatores. Una destinazione che offre al viaggiatore infiniti modi per una personale e irripetibile scoperta.