"Grazie Roma": l'appello di Manuel per la città in cui ha perso l'uso delle gambe
"La capitale mi è stata comunque vicina in un momento molto difficile, vorrei che restasse sempre bellissima", è il messaggio del nuotatore alla festa de "Il Tempo". Ecco il video
"Ciao a tutti, sono Manuel Bortuzzo e oggi sono qui perché anch'io voglio dire la mia. amo Roma perché comunque mi è stata vicinissima in un momento veramente difficile della mia vita, quindi sento a tutti gli effetti di essere un cittadino romano che ha imparato a valorizzare tutti i beni-artistici e culturali che abbiamo, tutto il verde, tutto quello che è Roma".
Queste le parole commoventi, affidate a un videomessaggio dalla giovane promessa del nuoto italiano, durante la festa del quotidiano "Il tempo" che per il suo restyling ha deciso di raccogliere nuove "Idee per Roma", per cercare di rendere più attraente la città eterna.L'appello di Manuel - "Io credo in Roma - aggiunge Manuel - e vorrei semplicemente che le istituzioni, i cittadini, quindi tutti quanti, si impegnassero a farla rimanere la città più desiderata al mondo. Bello sarebbe se fosse riconosciuta nel mondo anche come la città più funzionale per lo sport e per la vita. Nel mio caso con più piscine possibili, con meno barriere architettoniche e quindi una città veramente funzionale. Questa è la parola giusta" - dichiara il 20enne trevigiano che sognava le olimpiadi e che nella notte tra il 2 e il 3 febbraio scorso è stato ferito in una sparatoria nel quartiere Axa della capitale.
Da quel giorno Manuel è in sedia a rotelle, paralizzato agli arti inferiori. Ha perso l'uso delle gambe ma ha dimostrato di essere più forte della tragedia che lo ha colpito. “ Lesione midollare completa“: questo il responso shock dei medici che hanno escluso l’ipotesi di una “ripresa funzionale delle gambe“ ma lui non si è mai arreso ed è anche tornato in vasca. Per fare fisioterapia ma anche per non darla vinta al destino avverso. Oggi, con questo videomessaggio, Il ragazzo che inseguiva il podio nella sua specialità, i 400 metri, e che a soli 18 anni aveva domato in 3″47, dedica queste parole toccanti alla città in cui in pochi secondi è cambiata per sempre la sua vita: " Io voglio bene a Roma - ripete - voglio bene alla gente che ci vive e anch'io voglio fare la mia parte perché resti bellissima. Ciao".
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