L'ex moglie di Bocchino

Lo sfogo della ex di Bocchino: "Oche e nullità, tradita senza rispetto"

Gabriella Buontempo attacca Began e Carfagna: "Queste donnine ti minano"

© Olycom

“Devo tutelare la dignità delle nostre figlie. Non posso pensare che questo sia il modello femminile di riferimento”. Gabriella Buontempo, 45 anni, ex moglie di Italo Bocchino, sfoga tutta la sua rabbia dopo un’estate di tradimenti finiti sulle prime pagine dei giornali. Difende Veronica Lario, in cui si rivede, e attacca il deputato Fli: “Queste di Italo mi sembrano robe da psicanalisi”.

“La Began? Una ricattatrice”
Ricade sull’Ape regina, Sabina Began, il giudizio più duro che Gabriella Buontempo esprime nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera: “Italo ha peccato di grande ingenuità. Ma lei si è dimostrata una ricattatrice. Mi fa tristezza che gli uomini, non solo mio marito, si lascino irretire da oche del genere. Queste donnine ti minano e ti fanno sentire onnipotente”.

“La Carfagna, poverina, è quello che è”
L’ex moglie di Italo Bocchino attacca anche Mara Carfagna: “Il problema non è lei. E’ lui. Perché lei, poverina, è quello che è. Non sa parlare in italiano. Usare soggetto verbo e predicato”.

“Vicina a Veronica Lario. Italo mi tradiva senza rispetto”
L’ex marito le diceva sempre che il suo dovere era sopportare in nome dell’unità familiare, “come le nostre nonne e le nostre mamme”. La Buontempo si rivede in Veronica Lario: “Mi sento molto vicina alla sua situazione. Perché la sbandata per una migliore di te la accetti. Però se vieni tradita con una che, per stessa ammissione di tuo marito, è una nullità, beh, è dura. Si può tradire con rispetto. Invece lui mi ha messo in bocca a tutti”.

“Ora sono rinata”
Una decisione difficile, quella della separazione. Di cui però non si è mai pentita. “Ho fatto di tutto per salvare il mio matrimonio. Ma i fatti dicono che troncare è stata la cosa migliore. Mi sento finalmente libera, anche dai suoi condizionamenti. Penso alle nostre due bellissime figlie e mi dico ogni giorno: sono rinata”.

"Italo soffre di cretinismo da separazione"
La separazione non è andata giù a Italo Bocchino. “Soffre della dinamica dell’abbandono. Per lui è inconcepibile che io abbia chiuso la nostra storia. E poi soffre di cretinismo da separazione: colpisce anche gli uomini più intelligenti”. Il vicepresidente di Futuro e Libertà non ha mollato la presa: “Oggi mi dice che non troverò mai più nessuno come lui”.