Con il lancio di Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy, Activision ha dato vita a un fenomeno che ha contagiato lentamente altri publisher dell'industria videoludica, sempre più interessati a rispolverare i classici del passato per rispondere alla crescente ondata di nostalgia che ha colpito il mondo dei videogiochi. D'altronde, i remake di Crash Bandicoot, Spyro the Dragon e del divertente Crash Team Racing hanno ampiamente dimostrato che operazioni commerciali del genere funzionano, se supportate da un lavoro di restauro ottimale e da una cura nel preservare i ricordi, le sensazioni ed emozioni di chi, con quei giochi, è letteralmente cresciuto.
Ricordi di un'epoca, quella della prima PlayStation, che non tornerà più, alla quale molti trentenni di oggi sono legati particolarmente. Un'epoca che ha sfornato alcune tra le mascotte più popolari e amate di sempre, e che sono tornate di recente a calcare la scena con nuove avventure o riproposizioni delle loro storiche gesta.
All'appello, tra i personaggi che hanno segnato l'epoca della prima console di Sony, mancava solo lui: il leggendario Sir Daniel Fortesque, protagonista di MediEvil. Saga che, grazie all'opera di ricostruzione di Other Ocean, si prepara al ritorno in esclusiva su PS4 per riportare i fan a vivere un'avventura memorabile.
RITORNO CON STILE - MediEvil è tornato in grande forma, impreziosito da una grafica che mantiene lo spirito dell'originale per PlayStation, ma dando l'impressione di essere di fronte a un gioco di questa generazione, non lesinando continui riferimenti e omaggi alle opere del leggendario regista Tim Burton. La nostalgia si avverte a ogni passo mosso dal protagonista, specialmente se a suo tempo avete già vissuto l'avventura di Sir Daniel Fortesque alla scoperta del regno di Gallowmere. Other Ocean è riuscita a riprodurre fedelmente ogni angolo del regno, i livelli sono esattamente come li ricordavamo, ma estremamente più belli e rifiniti.
Il bello, se vogliamo, che di materiale in più ce n'è a bizzeffe, ed è stato creato da zero dagli sviluppatori sfruttando sketch, bozzetti dell’epoca e rivolgendosi persino a chi aveva creato il gioco originale nel 1998: il risultato è uno spettacolare viaggio attraverso 22 livelli, nei quali Daniel dovrà combattere contro il malvagio stregone Zarok e il suo esercito di zombi.
© IGN
Non tutti sanno, però, che Daniel in realtà non è un vero eroe, ma è perito a causa della sua codardia durante uno scontro con lo stesso Zarok e il suo esercito. Al momento di risvegliare tutti i morti del regno di Gallowmere, lo stregone ha riportato in vita anche Daniel, che ottiene così una seconda occasione per dare al popolo un reale motivo di ricordarlo come eroe, e decide di partire per un viaggio che porterà il giocatore attraverso affascinanti ambientazioni che omaggiano i classici del fantasy horror, tra cimiteri e paludi, foreste magiche e spaventapasseri che prendono improvvisamente vita, castelli abitati da fantasmi e chi più ne ha, più ne metta.
Anche a distanza di vent'anni, MediEvil si conferma un gioco bello da vedere e sempre ispiratissimo. In tal senso, il lavoro di Other Ocean non fa che confermare come all'epoca, il lavoro del team Sony Computer Entertainment Cambridge avesse dell'incredibile.
UN INGRANAGGIO DELICATO - Il team ha anche lavorato a migliorare i difetti dell'epoca, come alcune sezioni platform e la telecamera: qualche problema, in tal senso, è rimasto, anche se Other Ocean ha cercato di porre rimedio alle limitazioni dell’epoca introducendo alcune novità, come l'inquadratura alle spalle di Dan, attivabile con la pressione di un tasto e utilizzabile per ravvicinare la telecamera: nel farlo, Dan non può correre ma ha la possibilità di muoversi negli spazi ristretti più agevolmente.
La sensazione generale è che tutto sia molto più curato, con piccole aggiunte che lo rendono appetibile anche per un pubblico moderno, senza tuttavia rovinare il fulcro dell'esperienza originale. Tuttavia, rispetto a Crash Bandicoot e Spyro, si ha come l'impressione che MediEvil sia invecchiato peggio degli altri classici degli anni '90, anche a causa di alcune scelte (l'inventario, ad esempio) che oggi potrebbero apparire anacronistiche.
© IGN
Probabilmente si poteva fare qualcosa in più, ma a quale prezzo? Il rischio, come dicevamo, era di giocare coi ricordi degli appassionati, di rompere il loro giocattolo preferito. Si è optato per la linea della continuità, ma non senza aggiungere qualche novità interessante. Sconfiggendo un determinato numero di nemici, infatti, potrete sbloccare le cosiddette Anime Smarrite, che dovranno essere recuperate esplorando gli scenari e "costringendo" i giocatori a ritornare sui loro passi per rivivere la storia con un obiettivo in più. Un ottimo pretesto per rituffarsi nel mare dei ricordi, lasciandosi trasportare da una colonna sonora riorchestrata che vi proietterà direttamente al 1998.
Con un gameplay più bilanciato, una grafica migliorata e alcuni extra gustosi, MediEvil debutta su PlayStation 4 proponendosi come un gioco imperdibile che riesce a rispettare l'avventura originale di Sir Daniel Fortesque, adattandola ai tempi che corrono. I nostalgici potranno tornare bambini per qualche ora, rivivendo le peripezie del loro improbabile beniamino, mentre le nuove leve che ai tempi della prima PlayStation non erano ancora nati potrebbero scoprire un mondo, quello di Gallowmere, capace di unire umorismo e orrore gotico, ambientazioni affascinanti e attimi di pura follia.
Come lo abbiamo giocato
Abbiamo giocato a MediEvil su PS4 Pro grazie a un codice fornito dal distributore, completando l'avventura di Sir Daniel al 100% e andando alla ricerca dei Trofei mancanti per l'ambito platino. In totale, per portare a termine l'impresa dovrete considerare almeno una decina di ore.
Può piacere a chi…
… è cresciuto in compagnia di Sir Daniel Fortesque
… vuole rivivere uno dei classici più amati della prima PlayStation
… ama le ambientazioni tenebrose e vuole passare un Halloween differente
Potrebbe deludere chi…
… sperava in un nuovo episodio della serie
… non ha gradito l'originale MediEvil all'epoca
… cerca un'avventura impegnativa capace di tenerlo incollato allo schermo per decine e decine di ore
MediEvil è un gioco consigliato a un pubblico di età superiore ai 7 anni.