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La Città della Pizza 2019

Una sfida di gusto a Milano con proposte d’autore e classici intramontabili per un vero e proprio defilè di tutti i diversi stili del piatto italiano più amato.

Milano si infarina 

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 La Città della Pizza, un luogo aperto a tutti
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Le mille sfumature della pizza   -   Foto Andrea Di Lorenzo
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 La marinara, il bello della semplicità   -   Foto Andrea Di Lorenzo  

Un weekend golosissimo all’insegna di sua maestà la pizza. A Milano, il 26 e 27 ottobre , arriva per la prima volta La Città della Pizza, la grande manifestazione romana ideata da Vinòforum. Ad ospitarla, il suggestivo spazio di Fabbrica Orobia (via Orobia, 15), ex scalo ferroviario che oggi accoglie eventi, mercati e appuntamenti culturali. 

A partecipare, 30 maestri pizzaioli che si cimenteranno tra proposte d’autore e intramontabili classici della regina della Penisola. Ogni pizzaiolo, infatti, è chiamato a preparare quattro pizze: le due classiche (Margherita e Marinara), un cavallo di battaglia e una pizza “d’avanguardia” ideata per l’occasione.

A selezionare la squadra, i giornalisti Luciano Pignataro, Luciana Squadrilli, Tania Mauri e il pizzaiolo Matteo Aloe, della pizzeria di successo Berberè. Che nella scelta sono stati guidati da un nuovo criterio, ovvero l’indice di avanguardia (tema dell’edizione meneghina), che si è andato ad aggiungere ai consueti: passione qualità, ricerca, cura e attenzione per tutte le fasi della produzione.

Il parterre rappresenterà così tutti i diversi stili della pizza in Italia: la Napoletana, la pizza all’italiana, quella a degustazione, la pizza al taglio e la fritta. Con uno spazio dedicato anche al “ Senza glutine”, con Sara Palmieri della Pizzeria 10 di Napoli, e al “ Fritto all’italiana”.


Sabato 26 ottobre, pronti davanti ai forni nelle loro “case”, le pizzerie temporary allestite all’interno di Fabbrica Orobia, ci saranno Errico Porzio, di Pizzeria Porzio (Napoli), per la categoria “Napoletana”; Antonio Pappalardo della pizzeria La Cascina dei Sapori di (Rezzato - Brescia) per la pizza “A degustazione”; Ivano Veccia, di Qvinto (Roma), per la “Napoletana”; Fabrizio Franco e Omar Abdel Fattha, di Pane e Tempesta (Roma), per la pizza “Al taglio”; Lello Ravagnan, di Grigoris (Chirignago - Venezia), per la categoria “All’italiana”; Attilio Albachiara, dell’Associazione Mani d’Oro (Acerra - Napoli), per la “Pizza fritta”; Paolo De Simone, di Da Zero (Milano), per i “Fritti all’italiana”.


Domenica 27  prenderanno posto Ciro Salvo, di 50 Kalò (Napoli), categoria “Napoletana”; Tommaso Vatti, La Pergola (Radicondoli - Siena), per la pizza “A degustazione”; Leonardo Gombi e Rahman Md Rezuanur, Forno Brisa (Bologna), per “Al taglio”; Daniele Vaccarella, La Braciera (Palermo) per la categoria, “All’italiana”; Vincenzo Esposito, Carmnella (Napoli),  per la “Napoletana”; Luigi Cippitelli, Pizzeria Luigi Cippitelli (San Giuseppe Vesuviano - Napoli),  per la “Pizza fritta”; Mirko Rizzo e Jacopo Mercuro, di 180g (Roma), per “Fritti all’italiana”.


Fiori di latte, Mora Romagnola, stracciatella pugliese ed emulsione di senape, o Fegatino di pollo, pomodoro secco in olio, capperi di Pantelleria e cipolla di Certaldo: sono alcune delle creazioni d’avanguardia presenti in un menu composto ogni giorno da decine di pizze diverse e pronto a raccontare i mille sapori della nostra Italia. Porte aperte ovviamente agli abbinamenti, a partire da quelli con la birra artigianale Baladin che presenterà una variegata carta delle birre che include anche birre speciali e gluten free. 


Collateralmente e immancabilmente, workshop per addetti ai lavori e laboratori formativi, gratuiti e dedicati a tutti: quello sui topping, con Maria Buzzanca ( Hofstätter Garten, Termeno sulla Strada del Vino - BZ), sul pane, con Giovanni Mineo ( Crosta, Milano) e Gregorio Di Agostini ( Forno Brisa, Bologna), sulla pizza gluten free, con Sara Palmieri, la pizza in teglia, con Davide Fiorentini ( Pizzeria ‘O Fiore Mio, Faenza – RA), i segreti dell’impasto, con Ciro Salvo (50 Kalò, Napoli) e i mille volti della Margherita, con Giorgio Caruso ( Lievità, Milano).

Di Indira Fassioni 

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