Ring Fit Adventure è un esperimento strano. Non strano quanto Nintendo Labo, magari: gli sviluppatori della grande N non sono nuovi a connubi tra videogioco e attività fisica (ricordate la Balance Board di Wii?). Qui, però, la situazione è un po’ diversa, perché fin dai primi minuti dell’avventura si ha l’idea di una periferica sviluppata intorno a una precisa idea di gioco. Le istruzioni per la configurazione sono semplici e dirette, così come i consigli che vengono dati durante l’utilizzo. I video di spiegazione, assieme al manichino che mostra i movimenti che il giocatore deve eseguire, permettendo a qualsiasi tipo di utente di avvicinarsi a questo gioco senza eccessivi problemi.
Il primo impatto con le periferiche di gioco è buono - l’anello sembra solido, di buona qualità; la fascia è comoda, anche se viene da chiedersi per quanto tempo l’elastico riuscirà a far presa adeguatamente, specialmente in caso di uso condiviso con amici e parenti dalle corporature più disparate. Un altro grosso dubbio che avevamo, ovvero quello relativo allo spazio necessario per giocare, trova risposta nel giro di qualche esercizio: un quadrato di un paio di metri per lato sembra essere sufficiente – ammesso che non siate veramente alti, ecco. In linea di massima, se riuscite a distendervi o allungarvi piuttosto comodamente, potete giocare.
La modalità principale (Avventura) mette il giocatore davanti a una semplice e buffa storia: si dà la caccia a Drako, una muscolosissima creatura, malvagia fino all’osso, in compagnia di Ring, un magico anello parlante. Ci si sposta lungo vari mondi, composti da vari livelli (le mappe ricordano i vecchi Super Mario World), a difficoltà incrementale: si corre - a varie velocità - e si combattono mostriciattoli. Durante questi scontri, si infliggono danni eseguendo correttamente esercizi fisici - tutti catalogati in base alle aree del corpo coinvolte.
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Ci sono livelli più lunghi, con meno picchi di intensità, e altri più brevi - ma che metteranno alla prova il vostro corpo. Ring Fit Adventure cercherà di inquadrare il vostro livello di preparazione sulla base di alcuni dati (età, peso, etc.), ma potrete modificarlo in qualsiasi momento durante l’Avventura. Idealmente, questa modalità dovrebbe costituire un percorso in cui il giocatore e il proprio avatar in gioco crescono insieme.
Il gioco propone esercizi di riscaldamento, a inizio attività, per poi passare a un defaticamento (modellato sulla base delle aree del corpo che avete fatto lavorare di più) quando decidete di concludere l’allenamento quotidiano. Data l’intensità dei livelli, Ring Fit Adventure si pone come un prodotto da consumare a piccole dosi, nel rispetto dei propri limiti, senza la fretta di arrivare ai titoli di coda.
Oltre alla modalità principale, è possibile creare delle liste di esercizi personalizzate, oppure compilate automaticamente dal sistema per permettervi di lavorare su specifiche parti del corpo, o su altri aspetti importanti - come, per esempio, la postura. Si possono anche impostare dei promemoria, per evitare di saltare... inavvertitamente l’allenamento. Sfruttando questa funzionalità è possibile completare l’attività svolta in modalità storia concentrando i propri sforzi su aspetti precisi.
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Gli esercizi e i mini-giochi che compongono queste liste possono essere anche affrontati singolarmente. I punteggi ottenuti, in questo caso, finiscono in una classifica, aprendo le porte a piccole parentesi di attività multigiocatore locale: sfidare i propri amici a Ring Fit Adventure è un ottimo modo per farsi quattro risate e introdurli alle potenzialità di questo prodotto. Il fulcro dell’esperienza rimane, a ogni modo, l’esperienza in single-player, che può contare anche su una funzionalità particolare, chiamata “Senza console”, che permette di utilizzare l’anello anche quando la console si trova in modalità riposo: comprimendolo o estendendolo si ottengono punti esperienza e monete, da riscattare poi nell’Avventura. Un ottimo antistress!
Buona la capacità della console di rilevare i movimenti, nonostante i limiti dell'hardware non permettano di rilevare con precisione la postura tenuta durante gli esercizi. Ring Fit Adventure richiede infatti una certa dose di disciplina (o l'assistenza da parte di qualcuno più esperto) per riuscire a eseguire le attività correttamente, scampando così a potenziali infortuni. Questo, in effetti, sintetizza l'esperienza di Ring Fit Adventure: se non pensate che questa sola attività possa fare miracoli, ma siete disposti a seguirla con una certa attenzione (e una buona dose di costanza), senza dubbio l'avventura contro Drako e i suoi scagnozzi può fare al caso vostro.