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"Tremonti spiato", la procura apre un'inchiesta

Roma, il ministro aveva giustificato così la decisione di non dormire più in una caserma della GdF, ma di affittare la casa dell'ex consigliere Marco Milanese, indagato per la vicenda della cosiddetta P4

LaPresse

La procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale sul presunto spionaggio del quale sarebbe stato vittima il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. A procedere, per il momento senza ipotesi di reato, è il procuratore Giovanni Ferrara. Tremonti sarà sentito prossimamente come testimone.

Tremonti aveva dichiarato di sentirsi spiato nel corso di una intervista rilasciata a Repubblica, riferendosi al periodo in ci alloggiava in una caserma della guardia di finanza. "In caserma non mi sentivo tranquillo. Nel mio lavoro ero spiato, controllato, pedinato" aveva detto il ministro spiegando così la decisione di andare a vivere nell'appartamento preso in affitto, in via di Campo Marzio, dall'onorevole Marco Milanese, all'epoca suo consigliere, e attualmente indagato per l'inchiesta della P4 condotta dalla procura di Napoli.

La Procura di Roma vuole ora verificare se le parole dette dal ministro dell'Economia siano il risultato di una semplice sensazione o se nascondano invece una vera e propria attività di spionaggio perpetrata a danno di Tremonti.

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