Una sbirciatina? 55 centesimi

Verona, un tariffario per gli "umarell": l'iniziativa goliardica di un'impresa edile | Il titolare a Tgcom24: "Qualcuno ci ha creduto"

"L'idea è nata sia come trovata di marketing sia per strappare un sorriso agli anziani", spiega Girlanda

di Giorgia Argiolas

© Tgcom24

In un cantiere di Bosco Chiesanuova, in provincia di Verona, è spuntato un tariffario per gli "umarell". Una sbirciatina costa 55 centesimi, due minuti di osservazione 1 euro e 5 centesimi fino ad arrivare a 5 euro e 5 centesimi per 30 minuti di valutazione dei lavori. È anche possibile sottoscrivere un abbonamento mensile al costo di 30 euro e cinque centesimi e/o aggiungere un eventuale rinfresco. Una fake news? No, una trovata goliardica e di marketing dell'impresa edile Girlanda di Bosco Chiesanuova. "Ovviamente, non facciamo pagare davvero", dice a Tgcom24 il 33enne Fabio Girlanda, titolare dell'azienda. Eppure, qualcuno ci ha creduto. "C'è chi ha chiesto a che ora sarebbe stato il rinfresco. Anche se la maggior parte dei nostri 'umarell' ha capito che si trattava di uno scherzo", aggiunge Girlanda. 

L'idea -

 "Soprattutto in questo periodo dell'anno, molti anziani si 'radunano' davanti al cantiere, confabulano tra di loro e, ogni tanto, ci chiedono cosa stiamo facendo. L'idea (venuta a uno dei dipendenti dell'azienda, che aveva visto il tariffario su Internet, ndr) è nata sia come trovata di marketing per attirare una fascia di clientela che ad oggi ha un potere d'acquisto sicuramente superiore rispetto a quella dei giovani di 25/30 anni sia per strappare un sorriso agli anziani", spiega Girlanda. 

Come hanno reagito gli "umarell" -

 "Gli anziani l'hanno presa bene. Per esempio, di recente, al bar, si è avvicinato un signore per dirmi, in maniera molto simpatica, che lui farebbe l'abbonamento", prosegue il titolare dell’azienda. 

"Inoltre, molti degli anziani li conosciamo perché erano amici di mio nonno. È bello anche chiacchierarci: tanti di loro lavoravano nei campi o facevano i muratori, per cui ti raccontano aneddoti che per noi giovani sono molto preziosi. Fanno capire com'è cambiato il lavoro solamente negli ultimi 60-70 anni", conclude Girlanda.  

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